Treviso Mare, 230 mila metri di capannoni: Cemento in arrivo anche dietro l’Arsenale
![Treviso Mare, 230 mila metri di capannoni: Cemento in arrivo anche dietro l’Arsenale](https://tribunatreviso.gelocal.it/image/contentid/policy:1.41550365:1656910294/OBJ125892461.jpg)
In attesa di Amazon e della zona produttiva al casello, cresce veloce l’imponente sede Marchiol. E altri si muovono
TREVISO. È l’ultima grande arteria di traffico da e per Treviso libera da capannoni. E potrebbe non rimanerlo a lungo. Lungo la Treviso Mare si stanno concentrando infatti gli interessi di molti imprenditori e non parliamo del colosso Amazon, che sta per installarsi al casello tra Meolo e Roncade, e nemmeno di Pino & Co. che hanno già acquistato le aree del grande comparto produttivo a nord del casello oggi in fase di urbanizzazione. Parliamo di altri, volti nuovi, che stanno guardando al tracciato per replicare quello che si sta realizzando già da alcune settimane, ovvero la realizzazione della nuova maxi sede della Marchiol.
Duecentomila metri già pronti
Partiamo da qui: le gru e i camion della milanese Gse stanno lavorando da settimane per costruire i 40 mila metri quadrati (su un’area ampia quasi il doppio) della nuova sede della storica azienda di materiale elettrico. «L’edificio sarà realizzato con il massimo rispetto dell’ambiente circostante, e sarà alimentato da energie rinnovabili» ha assicurato la società. Ma intanto quel che si vede sta lasciando molti a bocca aperta: piloni e facciate di cemento, altezze visibili a centinaia di metri di distanza, un panorama agricolo trasformato. Rivoluzione già avvenuta nei 70 mila metri quadrati davanti al casello dell’A4, nel comparto SA14 che ospiterà il polo produttivo delle pizzerie Pino, il nuovo lavaggio per camion oggi alla prima rotonda della Treviso mare a Silea e la nuova sede di un’azienda di arredo interni. Centodiecimila metri a cui si aggiungono i 60 mila previsti da Amazon sull’altra sponda della strada. Poco prima ci sarà l’ampliamento della Fortel e pendono sempre i piani per sviluppare ulteriormente il complesso del “Perché” a fini ricettivi. Si arriva facilmente a duecentomila metri quadrati. In crescita, e senza contare i terreni ancora in vendita alla rotonda dell’A27.
Nuovi arrivi
A questo quadro si sta per aggiungere una novità: i terreni verdi (circa 30 mila metri quadrati) tra l’Arsenale (drasticamente semivuoto e in attesa della promessa riqualificazione) e l’area artigianale a nord di Roncade lungo la Treviso mare son stati opzionati «da una azienda con radici nel territorio per la realizzazione della sua nuova sede» fanno sapere i beninformati. Dettagli ulteriori? Bocche cucite. La notizia circola anche in Comune a Roncade dove si attendono con ansia carte e comunicazioni auspicando in un «intervento di valore» dice il sindaco Zottarelli.
«C’è richiesta, riqualificare è dura»
Spazi in disuso (e ci sono) e consumo di suolo. Non si può non affrontare il tema. Il primo a dirlo è l’architetto Moreno Bergamo che con il suo studio sta seguendo buona parte dei terreni in sviluppo sulla Treviso mare. «Le aziende stanno tornando in Italia» sottolinea, «cercano e chiedono spazi. La pratica del riuso dell’esistente è giustissima ma si scontra oggi con una burocrazia complessa ed assenza di incentivi adeguati che rendono più complicato assumersi l’onere di riqualificare in toto spazi che oggi non sono comunque in linea con quel che servirebbe agli scopi aziendali, a livello di spazi, di sicurezza, di infrastrutture. Di qui la caccia ad aree nuove, o capannoni nuovi» sottolinea il professionista, «una richiesta che a mio avviso le amministrazioni locali e le associazioni hanno il dovere di affrontare e guidare per fare in modo che non si edifichi più senza un piano organico utile alla società, ancor prima che alle aziende che hanno diritto e dovere di crescere».