Corsa contro il tempo per il Consorzio della Pianura Friulana: serve la pioggia per evitare nuove restrizioni idriche
Preoccupa, tuttavia, l’allerta meteo: si rischiano precipitazioni eccessive
UDINE. È una corsa contro il tempo. Al Consorzio di Bonifica della Pianura Friulana il countdown delle prime chiusure è iniziato: si guarda il cielo incrociando le dita, nella doppia speranza che l’acqua arrivi, come dicono le previsioni, e auspicabilmente senza fare quei danni che purtroppo lascia presagire l’allerta lanciata dall’Arpa Fvg e dalla Protezione civile.
Si tifa per la pioggia, insomma, ma nella speranza che non ne arrivi troppa. «Se non si verificheranno piogge in grado di allentare la morsa del caldo di questi giorni e la situazione siccitosa dovesse perdurare – si legge nella nota dell’ente di bonifica – il Consorzio sarà costretto da mercoledì 6 luglio a chiudere il Roiello di Pradamano e da sabato 9 luglio parte della roggia Cividina, nella tratta terminale da Casali Merlo, in comune di Povoletto, a valle».
Le difficoltà si aggravano in tutto il territorio della provincia. Tra le criticità segnalate quelle di Premariacco e a Orzano, dove si accentua il calo di pressione dei pochi pozzi ancora in esercizio, e in generale quelle di tutti i pozzi del Medio Friuli. Ecco perché, annuncia il Consorzio, «verrà garantita meno acqua ai consorziati dove permarranno condizioni critiche». Quanto alla Bassa friulana, «si rilevano difficoltà in 500 ettari nel comune di Bagnaria Arsa, dove il canale Taglio registra una portata decisamente inferiore rispetto alla media di questa stagione».
Ma non basta: «In difficoltà anche la roggia Zuina, in comune di Torviscosa, e l’irrigazione straordinaria ad Ariis di Rivignano, Torsa di Pocenia, Muzzana». Da qui l’appello a vigilare che il Consorzio ha inviato ai sindaci dei Comuni interessati dal servizio irriguo, chiedendo «collaborazione nell’utilizzo appropriato della risorsa idrica» e invitandoli a «esercitare controllo, tramite la polizia rurale, in particolare per la prevenzione dei danni e per la sicurezza della viabilità stradale in caso di allagamenti arrecati da un’irrigazione impropria».
A mettere in allarme ai sindaci anche l’Arpa, che per la giornata di domani ha fatto scattare il primo livello dello stato di allerta da parte della Protezione Civile. «Un fronte proveniente da ovest nella notte e l'arrivo di aria più fresca in quota domani – questa la previsione – incrementerà l'instabilità, ma l'evoluzione rimane molto incerta».
Già dalla notte e poi anche in giornata, e su tutto il territorio regionale, saranno probabili rovesci e temporali anche forti. «Si evidenzia – scrive ancora l’Arpa – il permanere di una notevole incertezza per quanto riguarda la formazione, la localizzazione e l'intensità dei temporali e, di conseguenza, nella quantificazione e posizionamento dei massimi di precipitazione e degli altri fenomeni anche intensi associati».
Quanto ai rischi, secondo l’Arpa potrebbero verificarsi «situazioni di crisi nella rete idrografica minore e di drenaggio urbano», oltre a «locali fenomeni di instabilità dei pendii, locali interruzioni della viabilità e problematiche connesse ai colpi di vento». Da qui l’allerta giallo lanciato dal vicepresidente Riccardo Riccardi, con la delega alla Protezione Civile, che «raccomanda la massima vigilanza sul territorio, in particolare nelle aree adibite a campeggio e in concomitanza con eventuali manifestazioni».
L’ulteriore raccomandazione ai Comuni al sistema integrato, stante l’imprevedibilità dei fenomeni e dell’intensità, è ad attivare una fase «almeno di attenzione per allerta gialla o arancione e di preallarme per rossa».