Sciopero dei taxi a Padova, disagi per turisti e professionisti
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I rappresentanti della categoria: “Non possono liberalizzare le licenze, che ne sarà del nostro futuro?”
PADOVA. Lo sciopero dei tassisti, proclamato in tutta Italia da 14 associazioni di categoria, tra le quali quelle presenti anche a Padova, ossia Fita/Cna, Confartigianato, Uri ed Assotaxi, che andrà avanti fino alla mezzanotte del 6 luglio, sta causando numerosi disagi sia ai clienti abituali e sia ai turisti. In città i taxi in circolazione sono, da decenni, 150 e durante il fermo nazionale in corso stanno garantendo solo le corse verso gli ospedali e le chiamate per il trasporto dei disabili.
In piazzale stazione, nella corsia apposita, sono presenti, a turno, 3-4 taxi, sulle cui fiancate sono affissi i motivi della protesta. Oltre ai turisti, i più penalizzati sono i professionisti, gli imprenditori e gli uomini d'affari, che, di solito, per motivi di lavoro, si spostano in taxi e non in tram ed in bus. Ieri mattina, alle 10.50, ad esempio, a tre persone indiane, che volevano raggiungere la Basilica del Santo in taxi, sono stati gli stessi tassisti a consigliare di prendere il tram.
In piazzale stazione c'era anche Filippo Quadri, delegato della Confartigianato: "Siamo stati costretti allo sciopero perché il governo non intende stralciare l'articolo 10 del Decreto Legge sulla Concorrenza – spiega il tassista – Le licenze dei taxi devono restare in mano agli enti locali e non far parte di una nuova legge che può portare ad una totale liberalizzazione della nostra attività. Se passa tale ipotesi, cosa ne sarà del nostro futuro?".
A muso duro anche il commento di Walter Basso, segretario della Fita/Cna: "Per risolvere questo pesantissimo nodo abbiamo già preso i primi contatti con i parlamentali locali – dice Basso – Sono mesi che tentiamo di dialogare con il governo, ma nessuno ci ascolta. La viceministra Teresa Bellanova sembra avere tanta volontà nei nostri confronti, ma non è stato ancora messo nero su bianco. Nel frattempo il premier Draghi, invece, ha incontrato l'ad di Uber. Così non va bene”.
Sintetico il commento dell'assessore competente. "Lo sciopero dei tassisti è legittimo e lo rispetto - osserva Antonio Bressa – Speriamo che serva ad instaurare realmente un dialogo costruttivo con il governo e portare ad una soluzione definitiva del problema".