Ca’ Foscari punta agli spazi dell’ex ospedale Giustinian. Faccia a faccia con la direzione dell’Usl 3
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Sul tavolo, una convenzione tra l’Azienda e l’ateneo. Nell’edificio a Dorsoduro resteranno solo alcuni servizi sanitari
VENEZIA. Nel futuro dell’ospedale Giustinian potrebbe esserci spazio in tempi brevi per Ca’ Foscari. Con una riorganizzazione dei servizi all’interno della struttura in atto e la realizzazione della casa della comunità all’ospedale Civile, proprio l’università ha individuato nella sede in fondamenta Ognissanti spazi adeguati per espandere le sue attività.
Ne parleranno in prima persona il direttore generale dell’Usl 3 Edgardo Contato e la rettrice di Ca’ Foscari Tiziana Lippiello in un incontro programmato in settimana. Sul tavolo, per il momento, c’è la possibilità di una convenzione da stipulare tra l’azienda sanitaria e l’università. Non si parla quindi della possibilità di vendita dell’immobile o di una sua porzione.
Attualmente infatti la struttura ospita tra i tanti i servizi per infanzia e adolescenza, i servizi disabilità, il Sisp, la Medicina Veterinaria, la medicina legale, Cup, poliambulatorio, Serd, medicina riabilitativa. Servizi che, come confermato nell’ultima commissione consiliare dal dg Contato, saranno conservati a Dorsoduro anche in futuro, dopo cioè la realizzazione della Casa della comunità nella sede dei Mendicanti, a Castello.
L’interessamento di Ca’ Foscari, poi, deve essere letto anche in un’ottica diversa. C’è infatti grande fermento tra gli atenei veneziani nella ricerca di nuove sedi e spazi dove realizzare attività formative o studentati. In questi ultimi mesi, infatti, sia Ca’ Foscari che Iuav stanno lavorando molto per aumentare le offerte per la residenza.
A breve sarà pronto lo studentato di via Torino a Mestre al quale bisogna aggiungere l’ex Junghans alla Giudecca, la riqualificazione della Caserma Pepe al Lido, il recupero dell’ostello giovanile Jan Palach con altri 50 posti letto. Senza dimenticare l’inaugurazione dei mesi scorsi del campus di San Giobbe, residenza aperta in ottobre con 229 posti letto.
Iuav, infine, sta progettando lo sbarco al Tronchetto per acquisire nuove aree e realizzare qui una nuova residenza da 350 posti-letto. Oggi in città gli studenti sono 28 mila con circa 1200 posti letto negli studentati. L’obiettivo è di raddoppiarli. Fino ad oggi, però, non si era mai parlato del futuro del Giustinian. La circostanza è emersa venerdì scorso, durante un incontro tra il dg dell’Usl 3 Edgardo Contato, alcuni dirigenti dell’azienda sanitaria, Salvatore Lihard (portavoce del Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana) e Nicola Funari (associazione Amici del Giustinian).
Un incontro chiarificatore, dopo le oltre settemila firme raccolte dall’associazione contro il depotenziamento del Giustinian. Depotenziamento che, è stato garantito dall’azienda sanitaria, non ci sarà. La possibilità che una parte del Giustinian sia data in convenzione a Ca’ Foscari è stata accolta positivamente.
Tra i temi trattati, la realizzazione della casa della comunità nell’area dei Mendicanti e di un’altra al Lido, anche se la sede deve ancora essere individuata viste le incertezze legate al progetto dell’ex Ospedale al Mare. Tra le criticità segnalate, il reperimento di alloggi e parcheggi al Tronchetto per evitare la fuga degli operatori da Venezia.