Skriniar e gli altri: è il mercato (ricco) dei difensori
Milan Skriniar sarà il sacrificato sull'altare del bilancio dell'Inter, la cessione pesante che funge da perno per tutto il calciomercato nerazzurro consentendo di investire non solo sul ritorno di Lukaku, ma anche su una rosa di giovani dalle belle speranze. Matthijs De Ligt svolgerà la stessa funzione in casa Juventus, dove se lo sarebbero volentieri tenuto ma dove hanno dovuto prendere atto della volontà dell'olandese di cambiare aria per provare le emozioni della Bundesliga con la maglia del Bayern Monaco. A cascata, Inter e Juventus andranno a prendere i sostituti sapendo di non poter sbagliare e disposti, dunque, anche a mettere mano al portafoglio reinvestendo una parte del denaro incassato dalla due cessioni.
E così entrano in gioco Gleison Bremer, brasiliano esploso al Torino e che nei mesi scorsi ha concesso un prolungamento sul contratto che rende più forte i granata nel gestire ora le trattative, e Kalidou Koulibaly, perno del Napoli di ieri e di oggi ma forse non di domani, a meno che De Laurentiis non riesca nel miracolo di convincere a firmare legandosi per sempre ai partenopei, anche a costo di rinunciare (lui) a una piazza più vincente e loro (il Napoli) a contenere il costo dello stipendio.
Che sarebbe stato il mercato dei difensori si era intuito a stagione appena conclusa. Un valzer che coinvolge quasi tutte le big della Serie A con l'eccezione del Milan, anche se Maldini e Massara avrebbero volentieri fatto uno strappo alla regola per imbarcare il giovane e promettere Botman, poi finito coperto d'oro al Newcastle degli sceicchi. Solo i campioni d'Italia sono certi di ripresentarsi ai nastri di partenza del prossimo campionato con lo stesso muro dell'ultimo: Tomori e Kalulu, cui aggiungere il rientrante Kjaer e il ragazzo Gabbia. Rinforzi? Si vedrà, non è detto che Pioli non resti così.
Quello che non era semplice pronosticare è che i difensori sarebbero stati i veri top player dell'estate anche in tema di quotazioni. Skriniar e De Ligt muoveranno nel complesso non meno di 150 milioni di euro, perché sarà vero che il calcio italiano non costruisce più gli specialisti del reparto come faceva un tempo, ma è evidente che essere passati dalla Serie A rimane un marchio di garanzia e crescita. Anche così si spiegano valutazioni da decine di milioni di euro che coinvolgono non solo i top ma anche quelli della seconda fila come Bremer.
Il brasiliano è il simbolo della nuova tendenza. Ha fatto un campionato strepitoso, ma non è ancora abbastanza di moda per interessare a Parigi o in Premier League, quindi lo lottano Inter e Juventus convinte di portarsi in casa subito un ottimo sostituto rispetto ai partenti e, in proiezione, un discreto assegno circolare da mandare all'incasso più avanti. Chi ha in casa un centrale forte, possibilmente mancino, ha in casa un tesoro. Se è giovane a maggior ragione. E può decidere come muoversi. Lo ha fatto l'Inter, trattenendo Alessandro Bastoni, classe 1999, prima di virare su Skriniar e lo fa il Milan, che non ha nessuna intenzione di monetizzare gli uomini dello scudetto, Tomori e Kalulu. E' un mercato che promette di crescere ancora, non una bolla in fase di esplosione.