All’istituto professionale Giacomo Ceconi di Udine in sette hanno meritato 100: tre sono del corso diurno
foto da Quotidiani locali
UDINE. Anche all’istituto professionale Giacomo Ceconi si sono conclusi gli esami di maturità sia per gli studenti dei corsi diurni sia per quelli del serale. Su 132 sette hanno ottenuto il massimo dei voti. Si tratta di Davide Corvezzo della 5Cmat – Manutenzione e assistenza tecnica; di Greta Dario della 5Hsss – servizi socio-sanitari e di Camilla Zanini della 5Fodo – Odontotecnico, tutti del corso diurno.
Per quanto riguarda, invece, il corso serale Servizi socio sanitari per adulti i più bravi sono stati Rachele Colaone (mamma a tempo pieno), Sergio Costantini (operatore socio sanitario), Serena Zamparutti (collaboratrice scolastica precaria) ed Edoardo Pesamosca (autista di ambulanza).
«Sono persone che si sono riavvicinate agli studi per sfida, per riprendere un percorso interrotto costellato da incertezze e fragilità, perché non è facile essere in grado di affrontare la scuola dopo averla lasciata da tanti anni; sono molti i dubbi e le difficoltà che intervengono – spiega la referente, la professoressa Milena Schiavi –. Si tratta di persone motivate e desiderose di migliorarsi, che hanno creato un bel clima in classe e si sono distinte anche per aver aiutato i compagni. È difficile per chi ha orari di lavoro con turni notturni o tante ore di lavoro consecutive intraprendere un percorso di questo genere».
Il corso di istruzione per gli adulti, infatti, per il conseguimento del diploma di istruzione secondaria di secondo grado è un percorso abbreviato della durata di tre anni: il primo biennio (prima e seconda), il secondo biennio (terza e quarta) e il quinto anno. Con il superamento dell’esame di stato i diplomati ottengono un titolo che consente l’acceso ai concorsi pubblici e ulteriori opportunità per migliorare la propria carriera lavorativa, anche di proseguire con l’università.
«È un percorso formativo molto intenso – sottolinea Schiavi –, complicato dal fatto che il biennio ha preso il via con la pandemia, con la difficoltà della didattica a distanza e dell’uso della tecnologia».
Compiaciuta di questo e del risultato generale anche la vicepreside Elena Martinolli. «Il Ceconi ha avuto le sue eccellenze in tutti i percorsi di studio. L’istituto forma persone che sono pronte sia per avere una prospettiva lavorativa immediata – tanti hanno già contatti con aziende che sono pronte ad assumerli – sia per proseguire gli studi all’università». —
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