Niente fondi per la nuova scuola a Castel Goffredo: mazzata sul progetto da 10 milioni
L’opposizione: «Già spesi 165mila euro per la candidatura. Mancato ogni confronto coi cittadini»
CASTEL GOFFREDO. Doccia fredda sul maxi progetto da circa 10 milioni per la costruzione di un nuovo edificio per ospitare la scuola media. La Regione pur dichiarando ammissibile la proposta presentata dal Comune l’ha esclusa dal finanziamento, così come avvenuto anche per la scuola San Pietro di Castiglione delle Stiviere. La richiesta di contributo era di otto milioni e 920mila euro. Fortemente critica l’opposizione consiliare che con il capogruppo Davide Ploia attacca: «Tutto è stato fatto senza una partecipazione dei cittadini, nonostante le promesse di coinvolgimento, che sono rimaste lettera morta».
Tutto parte dal bando “Spazio alla scuola”, aperto lo scorso anno dalla Regione. Obiettivo, come era chiaramente specificato nel bando «la promozione della sicurezza e dell’innovazione nelle strutture scolastiche e formative, quale elemento prioritario per sostenere e favorire un efficace investimento sull’educazione dei giovani, la creazione di un sistema scolastico di qualità e una maggiore competitività del sistema socio-economico lombardo». A disposizione fondi del Pnrr. Sette i progetti presentati da Comuni mantovani non ammessi e solo due, Castiglione scuola San Pietro e appunto la nuova media di Castel Goffredo, quelli passati alla seconda fase. Sui 49 ammessi, Castel Goffredo si è piazzata al 34esimo posto e Castiglione al 47esimo. Ma la Regione, alla fine, ha finanziato solo i primi 9, escludendo quindi i progetti delle due città dell’Alto Mantovano.
«Il problema - spiega Davide Ploia, capogruppo d’opposizione - è che sono già stati spesi circa 165mila euro in due tranche per finanziare prima il progetto preliminare e poi quello definitivo. Trattandosi di un impegno economico considerevole, circa 10 milioni di euro, che arriva a fine mandato, visto che l’amministrazione scade fra meno di un anno, nel marzo scorso abbiamo chiesto un maggior coinvolgimento sia dei cittadini, della stessa scuola, di noi come opposizione. Per rendere trasparente l’operazione. La maggioranza ha approvato, addirittura votando la nostra mozione, ma poi, nei fatti non è successo nulla». Per Ploia molti cittadini non sono a conoscenza del progetto. «Ma fra chi lo ha saputo, non pochi hanno espresso dubbi sulla collocazione, dietro alla Sisam e a fianco dello stadio. Un’area decentrata rispetto all’attuale polo scolastico. Un progetto così, andava condiviso con la gente, non tenuto riservato negli uffici».