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Июль
2022

Bimba annegata nel lago. La nonna accusa: «Mariia non era sorvegliata, le suore dicano il vero»

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VITTORIO VENETO. «Come si possono portare dei bambini al lago? È un posto pericoloso e per di più devono essere guardati. Perché li hanno portati proprio lì?». Più passa il tempo dalla morte della piccola Mariia e più crescono gli interrogativi che angosciano la famiglia. A farsene portavoce è nonna Ivanna, che giovedì è andata all’obitorio per vedere il corpo della nipotina.

Signora Ivanna, che idea si è fatta di quello che è successo a Mariia?

«Le suore devono dire la verità, perché quello che è capitato alla mia piccola non accada a nessun altro».

Qual è il sentimento più forte che prova in questi giorni? Il dolore? La rabbia?

«Li provo entrambi. Al dolore si lega anche la rabbia. Mi è stato detto che Mariia è stata sott’acqua per 40 minuti, senza che nessuno si accorgesse di nulla. Quaranta minuti di buio che sono inaccettabili. Questo mi provoca un’enorme sofferenza».

In queste ore lei ha scelto di tornare sul luogo della disgrazia…

«Sì, ho portato dei fiori. Ieri mattina è andata anche mia figlia Antonia, la mamma di Mariia, accompagnata da mio marito Igor. Al lago mia figlia ha incontrato una signora che aveva tentato di salvare Mariia. Ha raccontato che quel giorno i bambini non erano guardati. Io riporto quanto ci hanno detto, spetta ai giudici verificare cosa è accaduto. Mariia aveva solo 7 anni. Io a questo punto dico che, quando si hanno in custodia dei minori, bisogna avere mille occhi. Mi hanno anche detto di non credere a quello che hanno detto le suore. Non so, vedremo cosa diranno le indagini. Loro dovrebbero dire tutta la verità, se credono in Dio, devono dire la verità. È inutile che il vescovo faccia messe, faccia preghiere, bisogna dire la verità».

Cosa si aspetta dall’inchiesta?

«Voglio che venga detta la verità, perché quello che è capitato a Mariia non accada più a nessun bambino».

Come sta sua figlia?

«Antonia non è ancora andata all’obitorio a vedere la sua bambina. Vogliamo lo faccia appena si è calmata, il dolore è ancora troppo grande. Sono andata io a fare il riconoscimento. Era bella, sembrava che dormisse, era come un angelo».

Il papà di Mariia è ancora in Ucraina?

«Sì, Paolo, il papà di Mariia, è in Ucraina e piange tutto il giorno. È straziato per la perdita della sua bambina. Al momento non sta combattendo al fronte, mentre mio fratello sì».

Il padre verrà in Italia?

«Sì, vorrebbe venire, sta presentando la domanda, sta cercando in tutti i modi di farlo, sta presentando un sacco di carte, ma c’è la guerra in Ucraina. Lui vuole a tutti costi abbracciare per l’ultima volta la sua Mariia, non la vede da cinque mesi, da quando mia figlia Antonia e l’altra bambina di cinque anni sono partite per venire in Italia e sfuggire alla crudeltà della guerra. Non è sicuro che riesca a venire, noi però speriamo che accada il prima possibile. Per arrivare in Italia dovrà passare due dogane».

Dove saranno fatti i funerali di Mariia?

«Li faremo nella sua terra, in Ucraina. Mariia riposerà lì per sempre. Qui a Vittorio Veneto sarà celebrata una messa».

La messa sarà celebrata oggi alle 14 nella chiesa della Consolata, via Rizzera. La nonna spiega che «è aperta a tutti coloro che vorranno ricordare Mariia». 




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