Un polo culturale ed economico nel salone donato al Comune di Canneto
CANNETO SULL’OGLIO. Una donazione inaspettata, che si è formalizzata solo giovedì pomeriggio e attraverso la quale una parte dell’ex stabilimento Furga, quello che ha fatto la storia di Canneto e delle sue bambole, entra nelle disponibilità immobiliari dell’Amministrazione comunale. Dopo aver dato lavoro e crescita a migliaia di cittadini, ora anche un pezzo della vecchia fabbrica diventa di tutti.
Si tratta della sala campionaria, 2.500 metri quadri coperti, che i coniugi Grazioli, Ernestina Pivetti e Vittorio Grazioli, ultimi proprietari della Furga hanno voluto lasciare in eredità alla cosa pubblica. Un gesto liberale, che non lega neanche le mani al Comune, non avendo posto i donatori alcun vincolo sulle future destinazioni, lasciando quindi libera l’amministrazione comunale di disporne al meglio. Che cosa nascerà dentro la ex sala campionaria?
Le idee sono tante, ma qualcosa in più viene chiarito dalla stessa amministrazione che ha diffuso un comunicato a riguardo. «La scelta che questa Amministrazione intende perseguire, onorando la donazione, è quella di destinare gli spazi all’utilizzo di attività che oggi, in maniera poco efficiente e dispendiosa, si svolgono in altri edifici dispersi in diverse zone del paese. L’idea è quella di reperire sufficienti risorse economiche per procedere ad una riqualificazione funzionale». Accorpando quindi i servizi per creare un “polo”. «Vi sono spazi, ampi ed efficienti« spiega ancora la nota, per ospitare «la biblioteca comunale, con relative sale studio e di coworking, la sala civica, la sede del distretto floro-vivaistico e della locale sede dell'ufficio fitosanitario di Regione Lombardia». Dopo di che resteranno ulteriori spazi da destinare all’uso della comunità.
Già oggi l’ex Furga ospita i locali della biblioteca, frutto di un accordo derivante dalla vecchia riqualificazione che fece arrivare Italmark da un lato e poi la galleria d’arte Bonelli. Fra gli immobili del comparto anche l’ex Coop, oggi circolo biliardistico e studi medici e di fisioterapia. Ma come si è giunti a far sì che un privato abbia donato al Comune un bene che catastalmente vale 450mila euro e che ha un valore commerciale di circa 2 milioni di euro?
«La nostra amministrazione - spiega il sindaco Nicolò Ficicchia - si inserisce nel solco di altre precedenti che hanno creato un rapporto di fiducia e stima da parte del mondo imprenditoriale. Non nascondo che alla trattativa, che è stata brevissima, era presente come mediatore l’ex sindaco Pierino Cervi che con i suoi due mandati ha spianato la strada per questo rapporto. I coniugi Grazioli non volevano rilievo al loro gesto, ma come sindaco mi sento in dovere di esprimere loro il grazie di tutta la cittadinanza per un atto liberale di grande valore etico e sociale per la nostra comunità».