Giovane marocchino accoltellato a Recanati, il barista che ha fermato la rissa: “Così ho evitato che lo uccidesse”
Mirko Cipolletta è il titolare del bar Mirò di Recanati che ieri notte ha assistito all’aggressione di un giovane marocchino di 22 anni preso a coltellate da un italiano di 47. È ancora molto scosso e ripete soltanto che il suo nome non ha importanza e che ha fatto soltanto il suo dovere.
Ci racconti come è andata.
«È accaduto tutto in pochi minuti, stavo chiudendo e pulendo il bar, era circa l’una di notte quando ho sentito delle urla e ho visto delle persone che si inseguivano. La cosa è degenerata subito e io allora quando ho visto che era spuntato il coltello e il ragazzo marocchino perdeva sangue non ho esitato a mettermi in mezzo. Ho disarmato l’aggressore e ho preso il ragazzo di peso e l’ho caricato sull’auto per portarlo in ospedale».
Era ferito in modo grave?
«Sì e perdeva molto sangue, pensi che ho dovuto buttare i vestiti. Durante la corsa all’ospedale cercavo di parlargli. Non ho capito il motivo per cui è scoppiata la rissa. Né lui certamente era in grado di ricostruire l’accaduto».
Ma erano persone che si conoscevano?
«Sì, si conoscevano. Siamo un paese e soprattutto la sera girano sempre gli stessi».
Lo sa che il ragazzo è ancora in gravi condizioni?
«Lo immagino, spero solo che si salvi. Io ho fatto il possibile. Mentre dell’aggressore so solo che è in stato di fermo, ma sostiene di avere agito lui per difendersi».