Abiti, suppellettili e arredi all’asta per il restauro di Villa Barbaro: ecco i pezzi più pregiati
Il proprietario Dalle Ore si rivolge alla casa Cambi di Milano: in vendita anche una scultura di Martini e vetri di Murano. Il valore complessivo di partenza è stimato in 200 mila euro
MASER. Gli abiti e gli arredi di Marina Volpi all’asta per restaurare e valorizzare Villa Barbaro. È la decisione presa dal proprietario della celebre villa palladiana, Vittorio Dalle Ore, che ha affidato alla casa d’aste Cambi di Milano parte del patrimonio della figlia di Giuseppe Volpi di Misurata, l’uomo politico e imprenditore tra i promotori della nascita di Porto Marghera ma anche della Mostra del Cinema di Venezia, oltre che tra i fondatori della Sade, la società del settore elettrico che costruì la diga del Vajont.
Il meglio dell’asta, foto e descrizioni
Il valore? Circa 200 mila euro. Divenuto proprietario nel 1934 di Villa Barbaro, ne fece dono alla figlia Marina che vi si stabilì e ne intraprese l’opera di un radicale restauro. E fu lei a ridare la giusta luce agli affreschi del Veronese, che prima erano stati in parte nascosti da interventi ottocenteschi, la principale attrattiva della villa insieme all’architettura di Andrea Palladio.
L’antico splendore
Si può dire senza dubbio alcuno che con Marina Volpi la villa di Maser tornò all’antico splendore, anche nel suo ruolo di centro relazionale dell’alta società. Qui trovarono spazio anche tanti oggetti che Marina Volpi raccolse nei suoi innumerevoli viaggi, ma soprattutto preziosi arredi.
Un amico speciale fu il maestro vetraio Paolo Venini, che oltre ad aver eseguito per Tomasi Buzzi (l’architetto cui Marina Volpi affidò la direzione del restauro: tanti i suoi pezzi all'asta, tra lampade da tavolo e curiosi complementi d'arredo) molte delle lampade di casa, regalò alcune tra le più belle creazioni della sua fornace. E uno dei set da centrotavola sarà tra i beni all’incanto con una stima tra i 10 mila e i 12 mila euro.
Ma oltre a questo c’è anche un’opera unica dello scultore Arturo Martini, una Tragedia Greca in terracotta del valore tra i 25 mila e i 30 mila euro, insieme a importanti candelieri in vetro soffiato di Murano con montatura in bronzo dorato del primo quarto del XVII secolo, stimati tra 10 mila e 12 mila euro.
Ma il pezzo più prezioso - almeno economicamente parlando - è una scatola rettangolare lastronata in lapislazuli con pesci in fusione d’argento e smalti policromi realizzata da Alfredo Ravasco nel 1931 per le nozze d'argento di Giuseppe Volpi del valore tra i 60 mila e gli 80 mila euro.
Gli abiti da sera
Ma per una donna del jet set come Marina Volpi non meno importante era l’armadio degli abiti, realizzati da couturier di chiara fama come Hermes, Roberta di Camerino e le Sorelle Giunta di Milano. Nell’asta che si terrà presso la sede della Casa d'Aste Cambi a Milano il prossimo 5 ottobre, dopo l’esposizione nella stessa sede da venerdì 30 settembre a martedì 4 ottobre , si troverà ad esempio il prezioso abito lungo con strascico realizzato con tecnica del merletto irlandese per le nozze di Nerina Pisani con Giuseppe Volpi di Misurata nel 1906, successivamente indossato dalla figlia per i suoi 50 anni (valore 2500 euro) e vari abiti da sera.
Come è detto, l’obiettivo di questa asta è quello di reperire risorse per questo prezioso complesso composto dalla villa e dal parco, patrimonio dell’Unesco come tutte le ville palladiane, decisamente una delle maggiori mete turistiche del territorio.
Il finanziamento Pnrr
A questo si aggiunge anche la partecipazione del proprietario Vittorio Dalle Ore, vedovo della figlia di Marina Volpi, Diamante Luling Buschetti, al bando del Pnrr destinato al recupero e alla valorizzazione dei parchi e dei giardini storici, con un finanziamento di due milioni di euro. Un intervento subordinato al ruolo pubblico del parco, al cui restauro collaboreranno docenti dello Iuav e dell'Università di Padova. Inoltre sarà rinnovata anche l’accoglienza dei visitatori tramite l'allestimento di biglietterie digitali e di nuove modalità di accesso per le persone diversamente abili.
Ma non è tutto: c’è l’intenzione di valorizzare il parco anche attivando progetti formativi innovativi per scuole, università ed aziende.