Strade d’Oltrepo invase dal fango quattro giorni dopo la bomba d’acqua
SANTA MARIA DELLA VERSA. Le valli Versa e Scuropasso ancora in ginocchio a causa del maltempo. A quattro giorni dal violento nubifragio, con vento e grandine, che hanno devastato gran parte dell’Oltrepo orientale ancora ieri si spalava fango da cortili e scantinati di aziende e abitazioni private. Questa mattina, alle 11, in municipio a Canneto Pavese, il presidente della Provincia, Giovanni Palli, incontrerà i sindaci delle zone più colpite per fare il punto della situazione sui danni. A Santa Maria della Versa la situazione resta critica: cortili e abitazioni sono ancora ostruite dal fango sia all’ingresso del paese, nella zona di via Boiolo, che in centro (piazza Foro Boario), ma anche nella parte più alta del Comune.
Volontari al lavoro
Per questo, la pro loco ha deciso di organizzare per oggi pomeriggio alcuni gruppi di lavoro per aiutare le famiglie che in questo momento hanno più bisogno a ripulire e sistemare le loro proprietà: «A distanza di giorni ci ritroviamo ancora un paese in tilt, con fango, sporcizia, detriti e cantine allagate – è l’appello della presidente dei volontari, Linda Vegezzi –. Di fronte ad una situazione del genere bisogna dare esempio di compattezza e di responsabilità nei confronti del nostro paese. Chiedo a tutti di mettersi una mano sul cuore e di dare il proprio contributo. L’unione fa la forza e Santa Maria merita di rialzarsi» .
Ruspe al lavoro ieri a Canneto Pavese, tra le frazioni Vigalone e Camponoce: le squadre della protezione civile provinciale e dei volontari del Parco del Ticino di Vigevano, con i loro mezzi, hanno proseguito con gli interventi per liberare dal fango e detriti aziende vitivinicole e aree pubbliche, mentre nel pomeriggio sono stati dirottati in valle Scuropasso per altre operazioni di soccorso.
Protezione civile mobilitata
«La protezione civile provinciale resterà ancora qui per continuare i lavori di pulizia – spiega la sindaca di Canneto Pavese, Francesca Panizzari -. Mentre le abitazioni sono ormai accessibili, ci sono ancora scantinati e cortili da liberare». A Cigognola e in valle Scuropasso non mancano i disagi anche per le attività commerciali: il circolo di pesca alla “vasca” dovrà restare chiuso qualche giorno per la stima dei danni e il titolare lancia un appello ai soci perché diano una mano a sistemare; il Comune, inoltre, ha deciso di tenere aperta in via eccezionale la piazzola ecologica in via dei Marinoni e posizionare un cassone in frazione Vicomune per agevolare i residenti nello smaltimento di macerie e rottami.
Intanto, i Comuni di Broni, Canneto Pavese e Cigognola, ma anche quelli vicini colpiti dal maltempo, hanno messo a disposizione dei cittadini le schede di rilevazione danni che andranno a supportare la richiesta di stato di calamità naturale: le schede vanno riconsegnate nei municipi entro la mattinata di lunedì 1° agosto, in modo da consentire ai Comuni di inoltrare alla Regione una stima preliminare dei danni entro i sette giorni previsti dalla normativa.
Sopralluoghi nelle vigne
Proseguono, poi, i sopralluoghi della Coldiretti provinciale tra i vigneti della val Versa compromessi dalla grandine, dove si registrano perdite della produzione stimate fino all’80%: «I danni sono ingenti sia alla produzione di quest’anno che a quella dell’anno prossimo», è l’allarme del presidente Stefano Greppi. Ieri pomeriggio, infine, l’Oltrepo orientale è tornato a tremare per un forte temporale, accompagnato da qualche chicco di grandine: fortunatamente, solo pochi disagi per il fondo stradale viscido, a causa del fango, e rallentamenti sulla via Emilia, tra Stradella e Bosnasco, per una pianta caduta in strada già oltre il confine emiliano. Oliviero Maggi