Anziani e neonati osservati speciali: a Mantova più di 58mila sono a rischio caldo
Per difendere le persone fragili l’Ats invia gli elenchi ai pediatri e ai medici di famiglia
MANTOVA. Nonni sopra i 74 anni e nipotini entro il primo anno di vita. Sono questi i due soggetti considerati più vulnerabili e a rischio in questa rovente estate. Ed è nei loro confronti che l’Ats Val Padana ha dedicato buona parte del piano Estate sicura 2022 che funzionerà fino al 15 settembre per la gestione delle emergenze in caso di elevate temperature ambientali.
Il piano è in funzione dai primi di giugno e tra i vari interventi messi in atto dall’Ats c’è l’identificazione, secondo le indicazione del ministero della salute, dei soggetti sopra i 74 anni affetti da condizioni associate a una maggiore suscettibilità al Covid-19 e particolarmente vulnerabili alle ondate di calore e distinti in due classi di rischio (alto e molto alto). Secondo l’anagrafe assistiti aggiornata a maggio in provincia di Mantova sono circa 56mila, a cui vanno aggiunti i neonati entro il primo anno di vita che sono poco più di 2.600.
A tutela di questa platea è prevista la trasmissione in modalità protetta degli elenchi dei soggetti individuati a rischio alto e molto alto ai medici di medicina generale, ai medici coordinatori di sede di continuità assistenziale, agli Uffici di piano e ai centri multiservizi delle Asst. Un modo per facilitare il lavoro dei medici di famiglia che così potranno avere un quadro preciso dei loro assistiti più a rischio.
Condizioni di caldo estremo rappresentano un rischio per la salute soprattutto per le categorie di persone fragili, caratterizzate da una limitata capacità di termoregolazione fisiologica o ridotta possibilità di mettere in atto comportamenti protettivi.
Il piano prevede anche altre iniziative da parte di Ats: invio delle previsioni d’allarme delle condizioni climatiche a tutti gli utenti locali; fornire informazioni e diffusione di consigli utili per evitare danni alla salute derivanti dall’esposizione ad elevate temperature, per tutta la popolazione e in particolare per le categorie a rischio; assicurare informazioni telefoniche sui servizi e percorsi d’accesso per gli anziani, creare una rete tra le istituzioni, monitorare le persone a domicilio, individuare i soggetti con più alto livello di rischio.
Nella parte più prettamente informativa c’è la pubblicazione nel sito aziendale e nella pagina Facebook di Ats delle previsioni ricevute da Arpa e la predisposizione di una mailing list con i riferimenti di servizi e dipartimenti dell’Ats e delle Asst, strutture sanitarie e socio sanitarie accreditate, medici di medicina generale e pediatri, prefettura e associazioni ed enti del terzo settore e del volontariato, nidi, piscine, aziende aderenti ai progetti di salute sui luoghi di lavoro. A tutti i soggetti è previsto l’invio di mail con la nota informativa del piano di emergenza.
Previsto anche l’invio di una informativa ai gestori di strutture sanitarie e socio sanitarie per sollecitarli, qualora ricevano la mail di allerta con la previsione di imminente situazione di disagio forte, ad innalzare il livello di vigilanza sulle persone assistite, anche allertando i caregiver.