Turisti mordi e fuggi, passi su prenotazione. Via libera alla sperimentazione sulle Dolomiti
LIVINALLONGO. Le prenotazioni per il lago di Braies fanno scuola. “Questo modello sarà applicato anche ai passi Pordoi, Campolongo, Gardena e Sella, per poi essere esteso ad alti siti di iper accesso”. La conferma arriva da Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto, dopo il nulla osta ricevuto a Roma dai ministri Vincenzo Colao, Enrico Giovannini e Massimo Garavaglia, incontrati insieme a Daniel Alfreider e Roberto Failoni, assessori delle province di Bolzano e di Trento.
“Abbiamo loro sottoposto il piano di mobilità sostenibile sui Passi Dolomitici, definito ancora l’anno scorso. I ministri della Digitalizzazione, delle Infrastrutture e del Turismo, l’hanno trovato molto interessante perché innovativo. Non andiamo a chiudere di brutto i passi, ma a regolare la mobilità, attraverso un sistema di prenotazioni e di servizi integrativi, simile a quello per il lago di Braies”.
“Noi crediamo molto nella valorizzazione delle Dolomiti – ribadisce la vice del presidente Luca Zaia -. Proprio per questo puntiamo su una gestione dei flussi di traffico regolamentata con sistema digitale e modelli intelligenti di mobilità”.
Che cosa significa in concreto? Una premessa: il monitoraggio del traffico sui passi, in corso da oltre un anno, dimostra che ogni 10 automezzi che salgono o scendono, 30 sono di lavoratori pendolari da una valle all’altra o relativi ad attività commerciali, 70 di turisti. Molti di questi non sono villeggianti stanziali, ma di solo transito giornaliero, quindi con nessuna (o quasi) ricaduta economica sul territorio.
“I passi non chiuderanno per chi lavora in quota, per i pendolari tra le valli, per il trasporto commerciale o di servizio, neppure per i turisti che villeggiano sui passi stessi o che hanno prenotato la ristorazione – rassicura De Berti -. Per tutti gli altri vi sarà l’opportunità di prenotare i parcheggi eventualmente disponibili in quota, fino all’esaurimento. Oppure, aspettando in valle, prenoteranno la salita in navetta e, là dove sono presenti, con gli impianti di risalita”.
A questo riguardo è già allo studio una grande piattaforma della sostenibilità che indicherà, oggi per i passi Dolomitici, domani per tutte le altre aree di maggiore interesse turistico – le Tre Cime di Lavaredo, in primis – tutti i servizi disponibili, con possibilità di prenotare i parcheggi, i pullman, le navette, le funivie, le cabinovie, nonché alberghi, rifugi, ristoranti. Le Dolomiti digitalizzate, in sostanza.
“Ricordo ancora – insiste De Berti – che gli obiettivi primari del progetto sono il rispetto dell'ambiente, il miglioramento della qualità di vita della popolazione residente e dell‘esperienza dei turisti. Partiamo da una base condivisa e sposata anche dai vertici ministeriali. Siamo sulla strada giusta”.
E i vertici ministeriali hanno assicurato che a sostegno di questo piano sono disponibili ad attingere i fondi necessari dal Pnrr. “L'introduzione di una zona a basse emissioni ha lo scopo di orientare in modo ottimale i flussi di traffico sui Passi dolomitici e la gestione della mobilità deve essere migliorata in modo significativo con ulteriori misure come un sistema di guida ai parcheggi, l'ulteriore espansione del trasporto pubblico e la mobilità ciclabile” conferma a sua volta l’assessore Alfreider, che abita a Corvara, e che è anche vicepresidente della provincia di Bolzano.
“Gli innovativi sistemi di prenotazione e di accesso digitale introdotti dal Piano Braies sono un modello pionieristico e possono essere utilizzati per altre aree sensibili in Italia e forse anche per le zone a traffico limitato (Ztl) nelle città” è arrivato a dichiarare il Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Colao appunto. Vuoi vedere che il Governo è più decisionista oggi, in condizioni di proroga amministrativa, che prima, con i pieni poteri politici? Ecco, infatti, che, rassicurante, la vicepresidente De Berti così garantisce: “I ministri hanno annunciato che presto sarà indetta una gara d'appalto per il finanziamento di tali sistemi”.