Aperto il testamento di Del Vecchio: le ville alla moglie Nicoletta, a Milleri azioni per 340 milioni
Nel testamento di Leonardo Del Vecchio compaiono fra gli eredi i nomi di Francesco Milleri, presidente e ceo di EssilorLuxottica oltre che presidente di Delfin, e di Romolo Bardin, ceo della cassaforte lussemburghese. Al primo l'imprenditore scomparso ha lasciato 2,15 milioni di azioni EssilorLuxottica (quasi lo 0,5% del capitale) che valgono circa 340 milioni di euro agli attuali valori di Borsa, al secondo 22.000 azioni, pari a 3,5 milioni di euro. I documenti visionati dall'ANSA confermano poi l'assegnazione in otto parti uguali del capitale di Delfin ai figli e alla moglie di Del Vecchio, Nicoletta Zampillo.
Nel dettaglio Del Vecchio detta le sue volontà nel testamento e lascia prima di tutto «l'intera partecipazione da me detenuta in piena proprietà nella società Frangipiani Limited, con sede in 11 Old Parham Road, St. John's - Antigua West Indies, titolare della nostra villa in Antigua, il cui altro socio è mia moglie Nicoletta». Alla Zampillo assegna poi «il diritto ad ottenere, direttamente o indirettamente, con oneri e spese a carico dell'eredità, la proprietà della palazzina in Roma, Lungotevere Marzio n. 14 e Via Monte Brianzo n. 16, attualmente di proprietà della società Partimmo s.r.l., interamente partecipata da Delfin, con l'onere di consentire a mia figlia Marisa, vita natural durante, l'utilizzo a titolo gratuito dell'appartamento che attualmente ella occupa in detta palazzina». Tra gli immobili lasciati in eredità alla moglie c'è anche «il diritto ad ottenere, direttamente o indirettamente, con oneri e spese a carico dell'eredità, la proprietà della Villa La Leonina in Beaulieu-Sur-Mer, attualmente di proprietà della società Partimmo s.r.l., interamente partecipata da Delfin». Infine «gli arredi, gli oggetti d'arte e i beni mobili in genere, che siano contenuti nella nostra casa coniugale, in Milano, Piazza San Fedele n. 2, nonché nella Casa di Beaulieu, nella Casa di Antigua e, limitatamente alla parte da noi utilizzata, nella Casa di Roma».