«Iniziati i lavori nell’ex Paiolo»: ma è un equivoco

MANTOVA. È bastato vedere escavatori e trivellatrici in azione nella zona dell’ex Lago Paiolo per mobilitare gli ambientalisti a difesa di un’area che dovrebbe diventare riserva naturale. E su cui, invece, incombe una «colata di cemento» come temono molti, oppure una «concentrazione all’edificazione del comparto alla sola parte in sinistra Paiolo» come sostiene la società Imprendo di Verona che si è aggiudicata all’asta sia l’area che il vecchio piano attuativo.

In breve, le associazioni ambientaliste e alcune forze politiche si sono mobilitate per esprimere la loro indignazione per l’inizio dei lavori della lottizzazione. E per accusare il Comune di non aver informato i cittadini. È la dimostrazione di quanto quella zona verde di fronte all’ospedale rappresenti un nervo scoperto per la città. Eppure, non era vero niente: è stato un abbaglio quello preso dagli ambientalisti, da alcuni movimenti e da qualche organo di stampa (ma non la Gazzetta).

I lavori in corso nell’ex Lago Paiolo non sono riferiti alla lottizzazione Ospedale nuovo. «Sono lavori di AqA in area Tea – fa sapere il Comune – dove si stanno realizzando altri due pozzi nuovi». La conferma arriva anche da Tea: «A seguito dell'ottenimento di tutti i permessi, AqA ha dato avvio ai lavori preparatori per l'apertura di nuovi pozzi di emungimento in un lotto di pertinenza dell'esistente campo pozzi di Borgo Pompilio, che serve il bacino idrico di Mantova. L'acqua prelevata qui (ove sono presenti attualmente otto pozzi) viene potabilizzata nel vicino impianto di trattamento e poi immessa in rete».

La Rete per il Paiolo, che raggruppa cittadini e associazioni ambientaliste, aveva emesso un duro comunicato in cui si giudicava «inammissibile» l’inizio dei lavori di movimento terra senza aver informato la cittadinanza. Per questo invitava i cittadini a un «monitoraggio sull’area, vista la ciclica assenza di chiarezza da parte della giunta a guida Pd». Con un’amara conclusione, per ora infondata: «E intanto, seppur limitata, una prima parte del Paiolo è andata perduta». Anche il consigliere regionale cinquestelle Andrea Fiasconaro, è caduto nell’equivoco, tanto da invitare «Comune e Parco del Mincio» a «prestare la massima attenzione per tutelare l’area». Reagisce l’assessore all’ambiente Andrea Murari, ma contro chi s’è sbagliato: «Confondono l’area della lottizzazione con il campo pozzi di Tea. Sembra una barzelletta. Quando la demagogia supera ogni ragionevolezza».