L’affare criptovalute si rivela una truffa: denunciato l’amico
MANTOVA. Una sorta di versione moderna dell’albero degli zecchini d’oro di Pinocchio: credere di potere moltiplicare i propri soldi con un niente, e questo niente sono le criptovalute. È la trama di una vicenda finita con una denuncia per truffa in questura. Nel ruolo del Pinocchio raggirato, una 56enne di Curtatone. Un uomo di 34 anni, nato a Varese, ma spesso presente a Mantova, veste i panni del gatto e della volpe.
I due si conoscono e si frequentano. A marzo lui le propone un affare, le promette facili e rapidi guadagni attraverso le criptovalute. La donna si fida, e arrivano i soldi: prima tremila euro in bonifici, poi altri duemila in contanti, poi altri trecento e ancora cinquemila. Poi un giorno lui la chiama: «C’è stato un problema: il broker mi ha detto che hai perso tutto». Ma le promette la restituzione. Arrivano solo 200 euro, certo, ma dice che presto riavrà almeno la metà dei soldi. Invece qualche giorno fa sparisce e cambia l’utenza di cellulare. E lei va in questura.