Lo smart working richiede il 5G: già attivi in regione 470 impianti, 341 in arrivo
UDINE. Quasi cinquecento impianti già attivati. Altri 341 da realizzare e già autorizzati dall’Arpa.
È ormai consolidata la diffusione del 5G, la quinta generazione del sistema di trasmissione della telefonia mobile, in Friuli Venezia Giulia.
Tre anni fa in regione erano attivi appena quattro ripetitori: oggi sono 470 quelli in grado di trasmettere il segnale più performante. Complice la crescente richiesta di traffico dati legata al cambio delle abitudini dettato dall’emergenza pandemica (smart working, didattica a distanza), le compagnie telefoniche stanno spingendo sull’acceleratore per consentire a fette di popolazione sempre più ampie di poter beneficiare dello standard di ultima generazione.
Gli impianti attivati
Gli impianti che comprendono anche i ripetitori per l’irradiamento del segnale 5G già installati in regione sono in costante aumento.
Più estesa delle altre, la provincia di Udine è quella che conta il maggior numero di antenne, come confermano i dati forniti dall’Arpa: sono 222 le infrastrutture realizzate, 152 delle quali trasmettono sulla frequenza dei 700 megahertz. Sessantotto sono i ripetitori che sfruttano i 3.700 mhz e due quelli che puntano sui 27 mila mhz, fascia ad alta frequenza, che consente di sfruttare canali di comunicazioni molto più ampi e, dunque, garantisce maggiori velocità di trasferimento di dati e una minore latenza.
A Pordenone gli impianti già attivi sono 98, mentre Trieste e Gorizia ne contano ciascuna 75.
La prospettiva
Le compagnie telefoniche, tuttavia, non si fermano e, anzi, hanno cambiato passo dopo l’emergenza sanitaria: lo sviluppo non interessa soltanto la rete 5G, visto che i gestori continuano a richiedere le autorizzazioni per la realizzazione e il posizionamento di celle che replicano anche il segnale Lte, 4G e persino Umts, tecnologia legata al 3G e lanciata a partire dal lontano 2003.
La necessità di continuare a dotare la rete di infrastrutture apparentemente obsolete è direttamente legata alla diffusione dei dispositivi in grado di ricevere il segnale di ultima generazione: pur in progressivo aumento, sono ancora relativamente pochi gli smartphone in grado di utilizzare il 5G.
L’agenzia regionale per l’ambiente del Friuli Venezia Giulia ha già ricevuto dai gestori telefonici 341 richieste di parere per l’installazione di altrettanti nuovi impianti: ultimata la loro realizzazione Trieste potrà contare su 144 ripetitori in più, Udine ne avrà 114 ulteriori, Pordenone guadagnerà 48 e Gorizia 35, in larga parte sulla frequenza dei 700 mhz.
Il monitoraggio
Dall’installazione dei primi impianti per il 5G, ovvero dal 2020, Arpa ha effettuato 3.936 controlli.
Le misure tengono conto di tutte le tecnologie presenti nell’intorno fornendo un valore complessivo dell’esposizione al campo elettromagnetico.