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Август
2022

Patente dimenticata: quasi 2 mila sanzioni e nel 2023 arriva il documento digitale

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UDINE. Il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, ha annunciato nelle scorse settimane che entro il 2023 l’Italia procederà alla digitalizzazione della patente.

Basterà custodire sullo smartphone un Qr code (come quello che a lungo abbiamo maneggiato durante la pandemia, utilizzandolo per il Green pass) per dimostrare il possesso del titolo di guida a un eventuale controllo delle forze dell’ordine.

Una piccola grande rivoluzione che non potrà che far piacere agli smemorati cronici.

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E non sono pochi, a giudicare dai dati forniti dal Compartimento della Polizia stradale del Friuli Venezia Giulia: in appena un mese, a luglio, gli agenti della Polstrada hanno sanzionato 1.914 conducenti che non avevano con sé la patente. Tanti: una media di 61 multe al giorno.

Senza patente: multa fino a 173 euro

La maglia nera spetta alla provincia di Pordenone: le pattuglie della Destra Tagliamento hanno compilato 598 verbali per automobilisti e autisti che al momento del controllo non sono stati in grado di fornire la patente agli operatori.

Seguono la provincia di Udine (554), quella di Trieste (386) e quella di Gorizia (376). A completare il quadro le multe per violazione dell’articolo 126 comma 11 del Codice della strada (guida con patente scaduta), con 689 sanzioni in tutta la regione e le 256 comminate perché il conducente non aveva mai conseguito il titolo di guida o perché questo era stato revocato.

Un dato che, come sottolineano dal Compartimento regionale della Polizia stradale, rientra nel novero dei comportamenti che denotano la noncuranza di troppi utenti della strada. Guidare senza patente, per una semplice dimenticanza del documento, fa rischiare una multa compresa tra i 42 e i 173 euro.

Il portafoglio digitale

C’è un progetto, incardinato sugli asset della transizione digitale previsti dal piano del Next Generation Ue, che prevede la creazione di un portafoglio digitale.

Un progetto rispetto al quale l’Italia punta a fare da battistrada: per lo sviluppo della piattaforma digitale europea occorrerà «un anno, un anno e mezzo», ha spiegato nelle scorse settimane il ministro Colao, ma «intanto andiamo avanti a grande velocità sul binario italiano.

Noi sviluppiamo il progetto italiano, il prossimo passo è farlo diventare un progetto europeo».

I tempi - al netto dei rallentamentei causati dalla crisi di governo e dalle imminenti elezioni politiche - non dovrebbero essere biblici: l’obiettivo dell’esecutivo Draghi era quello di avviare concretamente il progetto entro la prossima primavera.

Un’app sul telefonino

La novità più interessante del pacchetto è proprio quella della digitalizzazione della patente di guida.

Entro il 2023 potrebbe dunque essere rilasciata nuova versione dell’app Io, per poter archiviare in modo sicuro tutti i propri documenti personali, compresa la patente, che non dovrà più essere portata fisicamente con sé.

Le forze dell’ordine potranno controllare l’abilitazione alla guida del conducente attraverso un codice Qr (acronimo che sta per quick response, ovvero risposta rapida) per poi incrociare i dati con la banca dati nazionale per i controlli a cui fanno riferimento gli operatori di polizia.

Non è una novità in senso assoluto: in alcuni stati degli Stati Uniti è già possibile utilizzare i portafogli digitali degli smartphone per archiviare i codici della patente.




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