Caso supplenze a scuola in provincia di Pavia: «Gli errori in graduatoria mi declassano di 68 posti»

Lo sfogo di una insegnante della materna penalizzata dai conteggi sbagliati: «Gli ultimi due anni di servizio non sono stati considerati»

Pavia. «Quando ho letto la graduatoria c’è stato un momento di panico: in quella del 2020 ero in posizione 626, nell’attuale sono scesa alla casella 694. Non mi sono stati conteggiati gli anni di servizio che nel frattempo ho maturato, solo i punti acquisiti coi corsi d’informatica. Il rischio di scendere in graduatoria è quello di non lavorare, o di lavorare in una scuola non favorevole per gli spostamenti, perché chi è più in alto in graduatoria ha la precedenza». Lo racconta G.M., 46 anni, insegnante a scuola dell’infanzia. Lei è una degli oltre 14 mila docenti inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps), pubblicate a inizio agosto dal provveditorato in vista dell’anno scolastico imminente.

Gli elenchi condivisi dall’ufficio scolastico sono validi per il 2022-24, e riguardano le supplenze annuali (fino ad agosto/giugno del prossimo anno): si tratta di una buona occasione per insegnanti non ancora di ruolo: consentono di acquisire punti in graduatoria lavorando con una certa continuità.

A Pavia come in altri territori, i sindacati hanno denunciato parecchi errori di posizionamento degli aspiranti alla cattedra: più di un centinaio quelli che hanno arroventato i telefoni e chiesto aiuto agli uffici dei sindacati della scuola, mentre molti sono i reclami inviati all’ufficio scolastico provinciale, che oggi ha chiuso la possibilità di inviare le contestazioni. L’insegnate è tra quelle che lo ha compilato, perché secondo i calcoli fatti sulla carriera maturata negli ultimi due anni «dovrei avere 56 punti, e invece me ne trovo solo 32, visto che nella graduatoria non risultano conteggiati i due anni di servizio appena trascorsi, che da soli varrebbero altri 24 punti. E parlando con le colleghe non sono l’unica che si è vista in una posizione diversa da quella in cui si dovrebbe trovare in realtà».
Il tema è finito anche sotto la lente dei sindacati, che già nei giorni scorsi hanno mandato una lettera all’ufficio scolastico per segnalare il problema, chiedendo di valutare tutti i reclami prima di procedere all’assegnazione delle cattedre. «Buona parte dei casi finiti sotto la nostra attenzione – spiega Elena Maga, segretaria della Cisl Pavia-Lodi – riguardano i due anni di servizio appena trascorsi, che in alcuni casi non sono stati riconosciuti nella graduatoria appena pubblicata. Si tratta di un problema che riguarda il diritto al lavoro delle persone, e per questo bisogna rimediare all’errore». Secondo quanto è possibile sapere dai rappresentanti dei lavoratori, il provveditorato sta esaminando i reclami: «Apprendiamo dall’ufficio scolastico che i reclami inviati dagli insegnanti sono in corso di valutazione – aggiunge Maga – per valutare quali di questi siano fondati e quali no. Gli errori nella pubblicazione delle graduatorie andrebbero evitati. Anche se va sottolineato il fatto che in certi casi posizionamenti sbagliati o esclusioni possono essere imputabili alla compilazione da parte del candidato. Che, anche in buona fede, prepara la sua domanda sul portale senza prestare, a volte, la dovuta attenzione. Bisogna distinguere i due casi».

Si.P