Slataper e Galilei in via Vittorio Veneto: si cercano i progettisti per il campus di Gorizia
GORIZIA. Inizialmente era un annuncio: dato in pompa magna sì, ma pur sempre un annuncio, non corroborato (ancora) da atti ufficiali. Poi, sul sito dell’Ente di decentramento regionale (Edr) di Gorizia, è apparso il bando e il disciplinare del concorso di progettazione con procedura aperta in due gradi. A cosa ci riferiamo? All’ambiziosa partita della realizzazione del nuovo complesso denominato “Campus scolastico di Gorizia” che ospiterà i licei Slataper (primo lotto) e l’Isis Galilei (secondo lotto).
Progetti ambiziosi da oltre 20 milioni
L’obiettivo è di realizzare due progetti «con livello di approfondimento pari a quello di un progetto di fattibilità tecnica e economica» per la realizzazione di un edificio destinato ad ospitare le attività dei Licei delle scienze umane, economico sociale e linguistico “Scipio Slataper” e di un altro immobile da destinare alle attività dell’Istituto statale di istruzione superiore “Galileo Galilei”. «La finalità del concorso - si legge nella documentazione dell’Edr firmata dal direttore ad interim del servizio tecnico, Lara Carlot - è quella di selezionare, tra i progetti presentati, la migliore proposta progettuale con la conseguente individuazione del soggetto vincitore a cui, previo reperimento delle risorse economiche necessarie, affidare con procedura negoziata senza bando le fasi successive della progettazione e eventuale direzione dei lavori e coordinamento per la sicurezza relative al primo e al secondo lotto».
Il costo stimato per la realizzazione del primo lotto, comprensivo degli oneri della sicurezza, è di 10.431.963 euro al netto dell’Iva mentre l’esborso per il secondo lotto è pari a 11.791.665 euro, sempre al netto dell’Iva.
La partita dell’ex ospedale
Come si ricorderà, nel corso degli incontri della Conferenza territoriale per l’edilizia scolastica, era emerso come il luogo che più si prestava ad ospitare il campus fosse quello dove attualmente si trovano gli edifici dell’ex ospedale civile in via Vittorio Veneto, di proprietà di Asugi. «Si tratta - spiegarono gli assessori regionali all’Istruzione Alessia Rosolen e alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti - di un’area estremamente degradata che presenta un potenziale ineguagliabile per posizione, possibilità di collegamento, dimensione e sviluppo lungo il confine internazionale. Realizzare in quest’area il campus scolastico rappresenta, dunque, una grandissima opportunità per la creazione di infrastrutture scolastiche, per migliorare l’assetto viabilistico della città, per riqualificare un’area urbana di grande pregio (siamo di fronte al Parco Basaglia) per realizzare edilizia pubblica innovativa, efficiente sotto il profilo tecnico-economico e sostenibile sotto i profili ambientale e sociale. L’amministrazione comunale di Gorizia ha espresso la condivisione allo sviluppo di questo progetto».
L’intenzione è quella di andare a demolire il caratteristico edificio a croce di Lorena di via Vittorio Veneto che ospitò l’ospedale civile. La domanda di partecipazione completa di tutti gli elaborati dovrà essere presentata entro e non oltre il 3 ottobre.
I contenuti del progetto
Soddisfatto il sindaco Rodolfo Ziberna. Ringrazia la Regione e, in particolare, gli assessori Rosolen, Pizzimenti e Callari. «Andremo a realizzare il primo campus scolastico di questo tipo in regione», sorride. E aggiunge: «Dobbiamo pensare al domani e a dopo ancora. Ed è questa la ragione per cui abbiamo condiviso con la Regione la necessità di riqualificare gli edifici scolastici delle scuole superiori, realizzando al posto dell’ex ospedale civile di via Vittorio Veneto un complesso moderno destinato alla formazione dei nostri giovani: il primo polo formativo così inteso nella regione, attrezzato con palestre, mensa, auditorium, aree verdi e aree per laboratori e per quella didattica che ancora non conosciamo ma che si renderà necessaria tra 10 o 20 anni. Guai a non investire nella formazione dei nostri giovani e guai a costringerli a frequentare scuole in altre province, creando disagi e disservizi a loro e alle famiglie».
Il futuro degli attuali edifici
Ma che ne sarà degli attuali immobili scolastici? «Per quanto riguarda lo “Slataper” è mia intenzione avviare un ragionamento assieme ai vertici dell’Ater. In via Diaz - annota Ziberna - potrebbero essere ricavati nuovi alloggi popolari, andando a riproporre quanto già fatto in via Vittorio Veneto e rinverdendo l’esperienza dell’edificio ex Inam. Per il complesso che oggi ospita il polo tecnico vedrei, invece, bene la realizzazione di un centro di ricerca. Ed è in questa direzione - conclude il sindaco di Gorizia - che ci muoveremo».