Joshua Cohen e Jericho Brown due Premi Pulitzer in arrivo tra gli ospiti di Pordenonelegge
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due Premi Pulitzer in arrivo
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foto da Quotidiani locali
TRIESTE. Sarà la 23° edizione di Pordenonelegge a ospitare, sabato 17 settembre, la prima presentazione italiana del nuovo romanzo di Joshua Cohen “I Netanyahu”. Vincitore del Premio Pulitzer nella categoria fiction, uscirà il 7 settembre per Codice Edizioni. Cohen dialogherà con la scrittrice Claudia Durastanti, che ha curato la traduzione italiana. “I Netanyahu” era stato segnalato dal New York Times e dal Wall Street Journal tra i migliori libri del 2021. Liberamente ispirato a una storia vera raccontata dal famoso critico Harold Bloom, I Netanyahu è la più recente dimostrazione del genio letterario di Cohen: campus novel, commedia dissacrante, lezione di storia, conferenza accademica, polemica sul sionismo, riflessione sui conflitti culturali e religiosi degli ebrei americani.
Al festival pordenonese, di cui è in linea il programma con oltre 50 anteprime sul rinnovato sito pordenonelegge.it, ci sarà anche un altro Premio Pulitzer (Poesia 2020), l’istrionico performer Jericho Brown, poeta e accademico, straordinario interprete dei suoi componimenti: domenica 18 settembre presenterà per la prima volta in Italia The Tradition (Donzelli), la raccolta tradotta da Antonella Francini, insieme all’autrice ed editrice Elisa Donzelli.
l’Ucraina
In programma un importante focus dedicato all’Ucraina, con in collegamento da Kiev, lo scrittore Aleksej Nikitin. Partendo dal suo ultimo romanzo, “Bat-Ami. Di fronte al fuoco”, edito da Laurus Edizioni (Kiev), di prossima pubblicazione per Voland, racconterà l’Ucraina in guerra e come la cultura e la letteratura cercano di resistere nel Paese. E sempre in anteprima a Pordenonelegge arriva l’antologia pubblicata da Mondadori “Poeti d’Ucraina”, in libreria dal 13 settembre, a cura di Alessandro Achilli e Yarina Grusha Possamai.
I Cult
Tre autori cult della scena narrativa e della saggistica saranno al festival per la prima presentazione italiana del loro ultimo libro: sono Jeffery Deaver, che per Rizzoli firma il noir “La mappa nera”, Jason Mott con il suo “Che razza di libro!”, romanzo commovente e visionario edito da NN, e il primatologo Frans de Waal autore di “Diversi” (Raffaello Cortina) sulle questioni di genere.
Annunciata da tempo l’anteprima del nuovo libro di Jhumpa Lahiri, l’autrice insignita della 15° edizione del Premio FriulAdria Crédit Agricole La storia in un romanzo: i suoi “Racconti romani”, editi Guanda, si presentano in anteprima sabato 17 settembre. Tra gli ospiti anche la scrittrice di origini ucraine Sasha Marianna Salzmann e il nuovo libro “Nell’uomo tutto dev’essere bello” (Marsilio), il francese Olivier Norek con il noir “In superficie” (Rizzoli), l’israeliana Ayeter Gundar-Goshen e il suo “Dove si nasconde il lupo” (Neri Pozza). E ancora Roy Chen, scrittore, traduttore e drammaturgo del Teatro Gesher di Tel Aviv, con il primo romanzo pubblicato in Italia, “Anime” (Giuntina), e la giovane francese Maud Ventura con “Mio marito”, suo primo romanzo edito da Sem, che ha incantato i librai francesi.
gli Italiani
Sono una trentina le anteprime editoriali di autrici e autori italiani a Pordenonelegge: Antonio Scurati proporrà il terzo capitolo romanzesco dedicato a M, ovvero Benito Mussolini, “Gli ultimi giorni dell’Europa” (Bompiani), domenica 18 settembre. Nella stessa giornata Aldo Cazzullo dialogherà intorno al suo libro “Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo” (Mondadori) e la saggista Mirella Serri presenterà “Mussolini ha fatto tanto per le donne! Le radici fasciste del maschilismo italiano“ (Longanesi), analisi sull’ostilità anti-femminile del Duce concretizzata in molti decreti.
I regionali
Decisamente autobiografico l’esordio letterario di Massimiliano Fedriga, presidente della Regione: esce il 13 settembre per Piemme “Una storia semplice. La Lega, il Friuli Venezia Giulia, la mia famiglia”, anch’esso in vetrina al festival pordenonese. Tornano in libreria poi Mauro Corona con “Arrampicare. Una storia d’amore” (Solferino), in uscita per Solferino e Tullio Avoledo con il noir, seguito del precedente, “Non è mai notte quando muori” (Marsilio). È dedicato invece a una grande friulana che ha lasciato la sua impronta nella visione architettonica del Paese il sesto libro di Annarita Briganti, “Gae Aulenti. Riflessioni e pensieri sull’Architetto Geniale” (Cairo), nel decennale della morte. Al festival poi Enrico Galiano con il nuovo “Scuola di felicità per eterni ripetenti” (Garzanti) e Massimiliano Santarossa con “Gelsi e sangue. L’Ottocento, qui da noi”, racconto di un’epopea famigliare, fra il 17 ottobre 1797 con il passaggio di Napoleone e la notte del 23 maggio 1915, nelle ore che precedono l’inizio della Prima guerra mondiale.