Ancora emergenza idrica: per 4 comuni è allerta rossa. In un grafico la situazione comune per comune
L’emergenza siccità continua a tenere sotto scacco il Friuli e le sporadiche piogge dei giorni scorsi non hanno migliorato la situazione, che rischia di peggiorare ancora. Quattro dei 121 comuni serviti dal Consorzio per l’acquedotto del Friuli Centrale – Arta Terme, Paularo, Ravascletto e Sauris – sono stati inseriti nel “livello rosso”, quello di maggior allerta poiché presentano criticità su parte significativa dell’abitato. In questi casi il Cafc deve rifornire i serbatoi idrici con autobotti o altri interventi provvisori urgenti.
[[ge:gnn:messaggeroveneto:5766342]]
La situazione in provincia
Il Cafc compie rilevazioni che vengono aggiornate di settimana in settimana «in maniera tale – spiegano dagli uffici – da poter tarare subito il piano di emergenza».
Sulla base dell’ultima analisi, oltre ai quattro comuni posizionati al livello 1, altri nove, inseriti nel livello 2 (arancione), stanno vivendo una situazione difficile. Si tratta di quei comuni con criticità limitate alle reti locali delle frazioni per l’abbassamento delle sorgenti o portate disponibili e il Cafc è pronto a integrare con autobotti o altri interventi per riempire i serbatoi secondari.
In quest’area si trovano attualmente Attimis, Chiusaforte, Dogna, Malborghetto Valbruna, Pasian di Prato, Pontebba, Pulfero, Torreano e Verzegnis. In questi giorni, in particolare, le squadre operative di Cafc sono impegnate a riempire i serbatoi di Attimis, Pufero e Torreano.
Ulteriori 32 realtà comunali in questi giorni sono monitorate con attenzione e presentano un livello 3 (giallo) che potrebbe virare a quello superiore se le cose non dovessero cambiare in meglio.
Per tutti gli altri 76 comuni serviti dal Cafc il livello di attenzione (il 4, color verde) è ordinario. Tra questi c’è anche il comune di Udine.
Chi peggiora e chi migliora
Rispetto a sette giorni fa ci sono alcuni comuni che hanno visto migliorare leggermente la propria posizione.
Ad esempio Ampezzo e Zuglio, che da bollino rosso sono saliti a bollino giallo, o Verzegnis che da rosso è passato ad arancione. Mentre invece Chiusaforte, Attimis o Dogna dal livello 3 sono saliti a un livello 2 di allerta.
La campagna di sensibilizzazione
A tutti i Comuni il Consorzio ha inviato una comunicazione «con il consiglio di evitare lo spreco dell’acqua» e in certi casi è stata emanata una opposita ordinanza per salvaguardare questa preziosa risorsa.
«Con qualche realtà – precisano al Cafc – siamo in contatto per poter intervenire nell’immediatezza. Cerchiamo di essere costantemente pronti.
Abbiamo sottolineato come certi usi siano del tutto inopportuni, ad esempio lavare la bicicletta, l’auto, ma anche bagnare orti e giardini.
Abbiamo in alcuni casi anche chiesto se possibile di chiudere le fontane. La campagna di sensibilizzazione – chiariscono – è indirizzata anche ai cittadini residenti nei comuni “verdi”.
Anche perché la situazione può evolvere di settimana in settimana e non è detto che chi adesso si trovi in livello 4 rimanga lì».
Ecco perché, ribadiscono, è importante che l’acqua potabile della rete pubblica di acquedotto si utilizzi ai soli fini potabili e igienico sanitari, almeno finché la criticità non sarà terminata.