Calo dei contagi in frenata, e la Rianimazione a Mantova è vuota
![Calo dei contagi in frenata, e la Rianimazione a Mantova è vuota](https://gazzettadimantova.gelocal.it/image/contentid/policy:1.41627545:1660161165/OBJ126703686.jpg)
La curva dei positivi in discesa da metà luglio ma ora sembra essersi arrestata L’ultimo report epidemiologico di Ats: «La quarta ondata è stata uno tsunami»
MANTOVA. I contagi da Covid sono in discesa da metà luglio ma la frenata inizia ad arrestarsi con i casi che in Lombardia sembrano arrivare a una stasi. La buona notizia è che calano anche i ricoveri in ospedale, arrivati a quota 47 contro i 65 di una decina di giorni fa. La buonissima notizia è che il reparto di Rianimazione il 10 agosto non ospitava pazienti Covid e che la quota di positivi incidentali (ricoverati per altre patologie in aree dedicate) è arrivata al 30 per cento, vale a dire quasi uno su tre.
Dall'inizio della pandemia ad oggi oltre il 33% dei residenti nel territorio di Ats Val Padana (Mantova e Cremona) ha contratto l'infezione da Covid-19. Il tasso in provincia di Cremona è leggermente più basso, probabilmente perché risente della scarsa capacità diagnostica della prima ondata che ha visto la provincia confinante tra le più coinvolte e che ha contribuito in parte a una parziale immunizzazione della popolazione.
Il territorio casalasco - viadanese è stato quello che ha avuto il maggior numero di contagi in rapporto agli abitanti.
quanti sono i POSITIVI
Il numero di attualmente positivi nel Mantovano è raddoppiato rispetto al mese precedente, passando da 5.133 al 30 giugno a 10.708 al 31 luglio, mentre rispetto a maggio è quasi triplicato.
Questo il quadro generale della pandemia che emerge dall’ultimo report dell’Osservatorio epidemiologico dell’Ats alla data del 31 luglio.
Il distretto che nel mese di luglio ha mostrato il maggior numero di contagi in rapporto alla popolazione è stato il Basso Mantovano. Il maggior numero di decessi si è invece registrato nel Cremonese.
Più della metà dei casi registrati nel mese scorso è a carico della popolazione con più di 44 anni, mentre i ricoverati sono prevalentemente persone dai 65 anni in su. La distribuzione per fasce d’età è la medesima nei maschi e nelle femmine.
la QUARTA ONDATA
La rapida crescita della quarta ondata, iniziata con l’autunno, ha portato il numero dei contagi a livelli ben più elevati rispetto a tutte le ondate precedenti. Il rapporto dell’Ats definisce la quarta ondata «uno tsunami di contagi». Il picco è stato raggiunto a metà gennaio, dopodiché la curva ha registrato un calo. L’accenno di crescita, registrato a partire dalla seconda metà di marzo, si è arrestato nel mese di aprile e il numero dei casi è diminuito fino a ricrescere repentinamente a partire dall’inizio di giugno. L’impennata estiva ha coinvolto allo stesso modo tutti i territori di Ats Val Padana e la curva risulta ora in decrescita.
i morti
I decessi da inizio pandemia sono 1.894. La letalità è molto bassa fino ai settant’anni di età. Il 90% dei morti è al di sopra di questa età e ha riguardato in prevalenza maschi. Nel mese di luglio i ricoverati in terapia intensiva erano tutti non vaccinati. Dodici i decessi di non vaccinati e uno tra i vaccinati con booster.
il VACCINO
La quarta dose di vaccino anti Covid è stata distribuita più nel distretto di Mantova che altrove. Il distretto di Guidizzolo è quello con la quota maggiore di popolazione non vaccinata.