Siccità e maltempo, le piante sono sempre più deboli: caduti 18 alberi al parco del Cormôr, in autunno ne saranno piantati altri 20

Per chi frequenta abitualmente il parco del Cormôr, è strano non vedere più alcuni dei tigli che costeggiavano il viale principale. Purtroppo durante il temporale di sabato scorso sono stati sradicati dal forte vento. In tutto sono diciotto gli alberi danneggiati dal fortunale che ha colpito soprattutto la fascia che va da via della Faula ai Rizzi fino all’area verde del Cormôr. Piante con più di trent’anni di vita abbattute come fuscelli.

Il Comune di Udine è intervenuto per la messa in sicurezza del parco, frequentato ogni giorno da centinaia di persone per passeggiare, fare sport o giocare. A effettuare un sopralluogo nell’area verde sono stati il sindaco, Pietro Fontanini, e il funzionario del Verde pubblico, Gianni Giuricich, che hanno valutato la possibilità di sostituire gli alberi sradicati con nuove piante. «Purtroppo il temporale di sabato è stato caratterizzato da poca pioggia ma da molto vento – ha affermato Fontanini – e questo ha provocato il danneggiamento di diversi alberi, alcuni dei quali di notevoli dimensioni. Peccato, perché facevano parte del patrimonio di questa area verde. Dispiace molto per quanto accaduto, ma in autunno saranno sostituita da una ventina di altri alberi».

Al di là del vento forte, tra le ragioni che stanno rendendo più fragili le piante, c’è sicuramente la siccità del periodo. Di fronte allo stress idrico, le piante perdono le foglie, e i tigli abbattuti al Cormôr ne hanno fatte cadere molte nelle ultime settimane. Oltre a questo l’apparato delle radici diventa più debole, e quindi è più probabile che di fronte a un temporale intenso, possano cedere. La siccità, oltre ad aver abbattuto diverse piante, ha anche fatto morire quelle piantate più di recente. Per questo l’amministrazione, a fine estate, compirà una ricognizione sul patrimonio verde della città, per valutare l’entità dei danni causati proprio dalla siccità. E se la carenza d’acqua dovesse proseguire anche nelle prossime settimane, l’amministrazione dovrà occuparsi di valutare la tenuta di buona parte delle piante presenti, proprio a causa dell’indebolimento dell’apparato radicale, che potrebbe essere causa di crolli o di cedimenti improvvisia. c.