Gli studenti dell’Iis Olivetti di Ivrea riciclano pc per chi ha bisogno
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Nell’Eporediese ne vengono distribuiti già più di 70, con l’aiuto della Croce rossa In alternanza scuola-lavoro riducono le disuguaglianze con il software libero
IVREA
A fine agosto saranno più di 70 i pc ricondizionati dai ragazzi dell’Iis Olivetti e consegnati alle famiglie che ne hanno bisogno, dallo scorso mese di ottobre. L’iniziativa si chiama T-Riclicco e ha il pregio di unire solidarietà, economia circolare, sviluppo delle competenze professionali degli studenti e persino la promozione del software libero. È stata co-progettata, infatti, dall’Istituto comprensivo di Pavone Canavese, dall’Iis Olivetti di Ivrea, dall’Accademia dell’hardware e del software libero “Adriano Olivetti” e dal Comitato di Ivrea della Croce rossa italiana, che già durante la fase più acuta della pandemia aveva iniziato a distribuire pc e altri apparecchi informatici usati per seguire le lezioni in Dad. Chi volesse donare un pc può rivolgersi agli uffici di via Dora Baltea.
D’altronde Oxfam nel suo rapporto di quest’anno aveva parlato di «pandemia della disuguaglianza». E la Dad, da questo punto di vista, è stata uno dei motori delle disparità tra bimbi e ragazzi. Soprattutto perché ormai si tratta di possedere un pc a testa, non più uno a famiglia.
Il progetto riguarda anche la Casa circondariale di Ivrea: sono stati consegnati 9 pc ricondizionati per la redazione della rivista online La fenice (http: //lafenice. varieventuali. it/) e altri 24 per la scuola interna al carcere del Cpia 4 Torino che ha fornito il materiale per ricondizionarli. Per il futuro si prevede infatti anche la realizzazione di un laboratorio di Arte e Robotica nel comprensivo di Pavone Canavese.
Spiega il presidente del comitato locale di Croce rossa Andrea Maccioni: «Assistiamo circa 60 famiglie sul territorio aiutandole come possiamo, cercando di soddisfare i loro bisogni primari; spesso proviamo anche di andare oltre a questi: riteniamo che la formazione dei giovani sia un elemento di base per costruire il futuro e soprattutto riteniamo che tutti debbano avere gli strumenti adeguati. Per questo siamo partner di questa iniziativa che è forse un po’ diversa da quelle canoniche di Croce Rossa. Per aiutare, oltre alla passione dei volontari ci vuole anche un po’di fantasia».
I ragazzi che ricondizionano i computer, dal canto loro, oltre a fare del bene, ricevono un’opportunità . «Spesso i più curiosi sono tentati di aprire un pc – racconta la dirigente del comprensivo di Pavone Cristina Marta – per vedere come è fatto, di installare nuovi software per capire come funzionano. Un pc T-Riclicco permette loro di soddisfare la loro curiosità e in sintesi di imparare e accrescere le loro competenze». La libertà di ricerca, poi, porta con sé la necessità che le conoscenze siano libere. «L’Accademia – chiarisce il presidente Norberto Patrignani –, partecipa a questo importante progetto per diversi motivi: oltre alla questione ambientale e al tema sociale, l’installazione di software libero rimanda al fondamentale ruolo della conoscenza libera nella società del futuro». Tutto si inserisce all’interno di un percorso di Pcto, l’ex alternanza scuola-lavoro. «Per noi – racconta Alessandra Bongianino, dirigente dell’Iis Olivetti – rappresenta un’importante fase educativa dei giovani. Abbiamo aderito in quanto all’esperienza tecnica si aggiunge quella in un progetto di solidarietà ed economia circolare che riteniamo altrettanto importanti per la formazione e per la crescita». Meglio di così