Gatti avvelenati con la soda caustica a Salvatronda

CASTELFRANCO. Quattro gatti trovati senza vita, il sospetto è che ci sia qualcuno che li avvelena. È quanto è accaduto a Salvatronda, destando la rabbia e la paura dei residenti di via Cerchiara che da qualche tempo si prendono cura di alcuni mici senza padrone. O meglio: un proprietario ce l’avrebbero, ma da tempo è ospite in un struttura assistenziale. E da allora sono i vicini a provvedere a dar da mangiare e da bere ai suoi otto gatti: ma quattro di loro ormai non ci sono più.

L’ultimo è stato trovato agonizzante e da lì si è cominciato a capire che non sono deceduti per cause naturali o a seguito di un incidente. «Lo abbiamo trovato praticamente in fin di vita - spiegano i residenti - e lo abbiamo portato subito dal veterinario, anche perchè memori della recente morte degli altri tre. Purtroppo non c’è stato nulla da fare, se non accompagnarlo al riposo per sempre. Quello che ci ha scioccato è sapere come è successo».

Il gatto infatti aveva l’apparato digerente “bruciato” come se avesse ingerito soda caustica o un altro liquido altamente corrosivo. «Ora vogliamo vederci chiaro: abbiamo allertato della cosa il canile di Ponzano e il gatto sarà sottoposto ad autopsia per confermare la causa della morte dall’Istituto zooprofilattico».

Ragionevolmente pare esclusa la causa dell’ingestione accidentale proprio in riferimento alla recente e improvvisa scomparsa degli altri gatti. «Erano animali che se ne stavano tranquilli nel giardino della casa ora disabitata oppure girovagavano nei paraggi. Noi ci limitavamo a dar loro da mangiare e a mettere a disposizione l’acqua: tra l’altro, neppure si avvicinavano a nessuno. Quindi non capiamo proprio a chi potevano dare fastidio. E finora nessuno si era mai lamentato della loro presenza».

Il sospetto che siano stati deliberatamente uccisi in modo così atroce ha scatenato la paura non solo per i quattro gatti rimasti, ma anche per quelli di proprietà della zona. «Se davvero è successo così - dice un abitante - non ci sono parole, se non le più brutte, per definire questa persona che deve sapere che va incontro a conseguenze legali se viene scoperta. Dal canto nostro, ora teniamo gli occhi ben aperti».