Banda del buco a Roma: scavano un tunnel per rapinare una banca e uno di loro resta sepolto sotto terra. I vigili del fuoco lo salvano dopo quasi 9 ore, ma è grave
Arrestati i tre complici. Nelle loro mire il caveau di una banca. I quattro avevano precedenti per furto. L’uomo rimasto intrappolato portato all’ospedale in condizioni critiche
Un misterioso tunnel scavato abusivamente, un uomo che resta schiacciato dal crollo del soffitto della galleria. E l’ipotesi di una banda del buco che stesse preparando un colpo – complice la città svuotata d’agosto – passando nei sotterranei della Capitale. Di certo sono state nove ore di ansia per l’ultimo italiano rimasto intrappolato dalle macerie sotto via Innocenzo. All’inizio le persone rimaste incastrate sotto terra, mentre stavano scavando un tunnel (di cui il Comune non sapeva nulla) erano quattro. Il buco è stato fatto in via Innocenzo XI a Roma. Tre sono state soccorse e fermate dai carabinieri mentre la quarta è rimasta bloccata, a circa 6 metri di profondità per 9 ore e tratto in slavo in condizioni critiche dai vigili del fuoco. Non è ancora chiaro per quale motivo stessero scavando un tunnel: fra le ipotesi più accreditate è volessero raggiungere il caveau di una banca, distante 300 metri.
Condizioni critiche
L’uomo tratto in salvo dopo 9 ore ha la cassa toracica schiacciata ed è in condizioni che i medici giudicano critiche. Anche perché ora si teme che il suo ritorno in superficie dopo ore si attesa immobile possa provocare embolie fatali.
Al lavoro da ore
Sono stati i tre salvati a chiedere aiuto nel momento in cui a un certo punto la galleria ha iniziato a cedere. I tre sono stati anche fermati. I vigili del fuoco, con l'aiuto degli specialisti del Saf, Usar e del «Carro Crolli», sono al lavoro da diverse ore per recuperare la quarta persona rimasta bloccata sotto terra. Sul posto stanno operando anche I gruppi Operazioni Speciali. I pompieri stanno cercando di raggiungere l'uomo, che sarebbe precipitato per circa sei metri sotto l’asfalto, creando un secondo accesso dal manto stradale. Lo scavo parte dal pavimento di un locale commerciale e resta da valutare se le persone che stavano lavorando a questo tunnel volessero effettivamente mettere a segno un colpo in qualche attività privata o pubblica della zona. Come detto, in via Innocenzo XI si trova anche una banca.
«Aiutatemi, tiratemi fuori vi prego
«Aiutatemi, tiratemi fuori vi prego!» gridava l'uomo da una profondità compresa tra i 5 e 6 metri. L'incidente è avvenuto questa mattina intorno alle 11, quando il pavimento di un negozio è crollato, travolgendo un uomo che è rimasto sepolto vivo. Altre due persone, dopo avere allertato i soccorsi, hanno tentato la fuga ma sono stati intercettati dai militari appena usciti da un tombino. Sono in caserma per accertamenti e risultano avere precedenti. Ma soprattutto dovranno spiegare a cosa serviva la galleria che avevano scavato. La via Innocenzo XI, a Gregorio VII, è al momento chiusa al traffico.
Il locale era stato affittato dai quattro malviventi
Il locale era stato preso in affitto da 4 persone, due romani e due campani con precedenti per droga e reati contro il patrimonio, per avviare un'attività commerciale non meglio identificata. In realtà poi il gruppo ha cominciato a scavare una sorta di tunnel sotterraneo. Forse per nascondere qualcuno o qualcosa o forse per raggiungere le fognature in vista di un possibile «colpo»ai danni dell'ufficio postale o di una banca nei pressi del negozio. Oggi i nuclei speciali dei vigili del fuoco hanno sventrato parte della strada per arrivare all'uomo rimasto intrappolato. Si è scavato a mano per non compromettere l'incolumità della vittima. Sul posto è arrivato anche un supporto medico psicologico. All’uomo è stato somministrato ossigeno e alimentazione liquida. La Procura di Roma ha delegato i carabinieri per le indagini sulla presunta banda del buco in azione questa mattina in via Innocenzo XI, nel quartiere Aurelio, e bloccata dai militari dell'Arma. I carabinieri hanno già ascoltato tre persone fermate nelle vicinanze del «cantiere» abusivo che la banda aveva avviato all'interno del negozio sfitto. La posizione dei tre, alcuni con precedenti per furto, è al vaglio degli inquirenti.