Lo start del campionato si sta avvicinando, con le prime partite che si disputeranno sabato 13 agosto: tra queste, il debutto dell’Inter sul campo del neopromosso Lecce, con i nerazzurri che sfoggeranno una maglia inedita. La squadra di Simone Inzaghi indosserà infatti la nuova divisa da trasferta, con un pattern mai visto prima su un campo da calcio: una mappa del mondo, per esaltare il carattere internazionale del club.

Dopo aver lanciato la maglia home, che è tornata ad avere in questa stagione il design classico delle strisce nerazzurre, la divisa away realizzata da Nike è decisamente lontana dai canoni tradizionali: la stampa in colore light acqua – una tonalità non dissimile da quella vista sulla maglia away stagione 2019/20 – raffigurante un planisfero è decisamente estranea, e insieme seducente, al linguaggio estetico calcistico. Non sono mancati, in passato, esempi di mappe che hanno decorato il fronte di maglie da calcio: in quei casi, però, oltre a limitarsi alla rappresentazione dei territori legati ai club, erano semplici abbellimenti grafici, dettagli che costituivano un’aggiunta al design del kit.

I dettagli della maglia

Con questa maglia, l’Inter da un lato introduce un concept estetico realmente innovativo nel mondo del calcio – un disegno che sembra concepito per il tempo libero piuttosto che per il segmento performance, la tendenza dominante negli ultimi anni quando si parla di maglie da calcio – e dall’altro individua nel kit il veicolo privilegiato per raccontare la propria identità. Che si ritrova nelle parole di Giorgio Muggiani, fondatore del club: «Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo»

Al tempo stesso, il legame con Milano è esplicitato dal posizionamento dello stemma in corrispondenza della città sulla mappa, con il crest ricolorato per abbinarsi alla combinazione di colori della maglia. I pantaloncini e i calzettoni del nuovo kit sono invece di colore bianco.

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photo courtesy F.C. Internazionale Milano

Una divisa-bandiera

Il kit away dell’Inter racconta alla perfezione come i club di calcio si relazionano oggi con le maglie: non semplici prodotti per essere indossati in campo, ma veri e propri punti fermi della propria comunicazione. Le maglie suscitano emozioni, creano dibattito e soprattutto sono, in molti casi, il biglietto da visita di un club: servono anche per penetrare in nuovi mercati, per raccontare il dna di una squadra, soprattutto nei Paesi extraeuropei dove le dinamiche di tifo sono profondamente diverse da quelle nostrane.

Peraltro, nel caso dell’Inter questa operazione ha ancora più senso: perché i valori di inclusione che il club nerazzurro ha prima eletto come fondativi della sua idea calcistica e poi abbracciato anche al di fuori del perimetro del campo (come la riuscitissima campagna anti-razzismo Brothers Universally United) sono un messaggio fortissimo e in grado di arrivare in qualsiasi angolo nel mondo. La filosofia interista del Brothers and Sisters of the World, del resto, era stata già adottata su una maglia della scorsa stagione, la terza, dove il concept era esplicitato mediante l’accostamento di vari colori su una base nera – a significare l’idea di inclusività, oltre la nazionalità, la razza e il genere.

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photo courtesy F.C. Internazionale Milano

L'attenzione per l'ambiente

Come per la divisa home, il nuovo kit si inserisce nell’ampia iniziativa Move to Zero di Nike, che predilige l’utilizzo di materiali alternativi a basse emissioni di carbonio. Le nuove maglie sono realizzate per almeno il 95% da bottiglie di plastica riciclate. Si tratta di un kit rivoluzionario che unisce prestazioni elevate ad una filosofia produttiva che mette al centro la riduzione dell’impatto ambientale. La divisa sarà disponibile in vendita a partire da inizio settembre negli store fisici e online di Inter e Nike e in tutti i punti vendita autorizzati.