L’ultimo gelso di Rivarolo Mantovano sacrificato per la ciclabile

L’antico albero che stava davanti alla cascina Torretta abbattuto per realizzare la nuova pista  di via Circonvallazione Est

RIVAROLO MANTOVANO. Le esigenze della nuova ciclabile di via Circonvallazione Est hanno sacrificato l’ultimo antico gelso che stava davanti alla cascina (detta Torretta anche se non aveva nessuna torre) all’angolo con via Piave. I suoi rami e le sue foglie verdi sfidavano indifferenti il passare degli anni e con essi le stagioni secche e torride come l’attuale estate e quelle più fredde. Più di un automobilista purtroppo vi era finito anche contro qualche mese fa, anche perché l’angolo retto della strada era poco segnalato.

I suoi frutti, più grossi del solito, che assomigliavano alle more del rovo, facevano gola evidentemente a tante persone. Ogni anno in tarda primavera i tanti podisti del paese si fermavano lungo il percorso ad assaggiarli. Attorno alla pianta, fino a qualche anno fa, svolazzavano con fare curioso pure alcuni pavoni arrivati da un’altra cascina poco distante.

Il gelso abbattuto era ormai l’ultimo nelle vicinanze del paese che ricordava quanto erano importanti un tempo per Rivarolo queste piante, di cui ce n’erano lunghi filari, come dicono vecchie statistiche. Tempi in cui tanta gente del posto, soprattutto donne, lavorava nella locale filanda concorrendo così all’andamento economico familiare.

C’erano poi anche famiglie che raccoglievano i rami del gelso per allevare in casa le larve del baco da seta da consegnare in filanda per la successiva lavorazione. Un’anziana del paese, negli anni Ottanta del secolo scorso, aveva anche fatto l’elogio di quella pianta che esisteva già quando, da piccolina, il papà la portava al lavoro in filanda tenendola sulle spalle quando d’inverno c’era la neve alta.