Minacce di morte al parroco per un parcheggio conteso
MONTEREALE. Mentre nella chiesa di San Rocco la Corale polifonica emozionava grazie all’incontro tra fede e musica, nel parcheggio della parrocchia di Santa Maria Assunta, in via Verdi, qualcuno dava sfogo ai più terreni rancori: una minaccia in friulano per ricordare al parroco di Montereale Valcellina che «prima o dopo ti basteranno due metri quadri, o anche meno se ti farai cremare».
A trovare il cartello appeso a un albero è stato lo stesso don Luca Crema. «Ero appena tornato, intorno alle 23, dal concerto dell’Assunta – spiega – quando parcheggiando l’auto ho notato il cartello che suona di fatto, come una minaccia di morte. Sono sicuro che prima non ci fosse: chi l’ha messo sapeva che in quel momento ero al concerto».
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Una vicenda che già di per sé lascia «amarezza e turbamento» nell’animo del sacerdote, che dal primo ottobre dello scorso anno ha raccolto l’eredità di don Renzo De Ros alla guida della parrocchia di Montereale Valcellina e anche di Grizzo, Andreis e Malnisio.
Non solo per il gesto – «una mancanza di rispetto nei confronti della persona ma anche del ruolo del sacerdote» – ma anche per le motivazioni che, secondo il parroco, sottendono alla minaccia.
Si tratterebbe infatti di una risposta alla “nuova gestione” del piccolo parcheggio a fianco della parrocchia di via Verdi. Un’area privata, sottolinea il sacerdote, a uso di chi deve recarsi in parrocchia. «Ma, nonostante non sia una zona pubblica, ci parcheggiano tutti – continua don Luca – e così da qualche giorno ho iniziato a mettere la macchina di traverso, occupando tre dei quattro posti presenti. Un modo per dare un segnale».
Il messaggio, a quanto pare, è arrivato forte e chiaro. «Non ho motivo di pensare ad altre questioni – aggiunge il parroco –. Sì, a volte sono stato criticato per le omelie. Ma sono cose di routine».
Possibile che per un parcheggio si arrivi a introdursi di notte in un’area privata, scrivendo, plastificando e appendendo un cartello in cui si ricorda (a un prete) la natura mortale dell’uomo? Ora la domanda passa nelle mani dei carabinieri di Montereale Valcellina ai quali don Luca si è rivolto, sporgendo denuncia.
«Bisogna dare un segnale – spiega –. Pretendo rispetto, esattamente come lo do. Il prete deve essere tollerante, ma non nei confronti della maleducazione: potrei anche valutare di cambiare il mio domicilio».