Catturava le tartarughe dal fossato dei bastioni: denunciato
foto da Quotidiani locali
I cittadini lo avevano già battezzato come il ladro delle tartarughe. È stato colto sul fatto dai carabinieri della Compagnia di Palmanova, alla guida del capitano Danilo Feliziani, proprio mentre stava cercando di prelevare con un retino alcune tartarughe dal fossato lungo i bastioni di Palmanova. A casa aveva anche una quindicina di volatili, tutti oggetto di cattura illegale.
Nei guai è finito un uomo di 49 anni, residente in provincia di Venezia, ma al momento ospitato a casa di una terza persona che abita nel comune di Palmanova.
È stato proprio grazie alle numerose segnalazioni dei cittadini che i militari dell’Arma sono riusciti a identificarlo. I carabinieri, martedì 16 agosto, hanno sorpreso il quarantanovenne mentre stava tentando di portare via dal fossato alcune tartarughe, di cui l’uomo, alla vista dei carabinieri, ha subito cercato di disfarsi ma è stato immediatamente fermato.
I militari dell’Arma hanno trovato anche, nell’abitazione della persona che stava ospitando il quarantanovenne veneto a Palmanova, diverse gabbie con all’interno una quindicina di volatili appartenenti a specie protette subito identificate dagli agenti della stazione del Corpo forestale di Cervignano, guidati dal maresciallo Ernesta Antoniutti.
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Il quarantanovenne, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per cattura e detenzione di avifauna protetta.
Sono stati, come detto, i cittadini, dopo aver notato l’uomo mentre, con un retino, cercava di catturare le tartarughe nel fossato dei bastioni, ad avvisare le forze dell’ordine, che si sono subito attivate.
L’uomo deteneva in uno scantinato una coppia di canapini, due coppie di cinciallegre, una coppia di capinere, una coppia di merli, un pettirosso e anche tre zigoli, tutte specie protette e non di libera detenzione.
L’ipotesi è che i volatili fossero destinati a un mercato di coppie riproduttive di avifauna insettivora nel centro Europa. Una coppia regolare di riproduttori, infatti, viene pagata, sul mercato, dai 1.500 ai 2 mila euro.
Gli esemplari detenuti illegalmente dall’uomo sarebbero stati probabilmente venduti con falsa documentazione. Tutti i volatili sono stati sequestrati e immediatamente liberati, a pochi chilometri dal luogo del ritrovamento.
Soltanto il pettirosso, che non era in grado di volare a causa delle pessime condizioni in cui era detenuto all’interno della gabbia, in uno spazio particolarmente angusto, è stato portato al centro di recupero della fauna selvatica di Terranova, gestito da Damiano Baradel, per essere curato.
Il sindaco di Palmanova, Giuseppe Tellini, ha rivolto un plauso alle forze dell’ordine. «Ringrazio i cittadini per le segnalazioni, che dimostrano uno spiccato senso civico. Ricordo che è severamente vietata la cattura di specie protette lungo i bastioni.
Dispiace ci siano persone che disturbano la fauna che sta popolando il fossato dando così un’impronta naturalistica a un luogo che da sempre caratterizza Palmanova».