Senso unico sulla sp 74 colpita dalla frana, il sindaco di Cascinette: «C’è rischio di altri crolli»

Scatta la riapertura parziale in attesa di accertamenti sulla stabilità del versante

CASCINETTE D’IVREA. È stata riaperta nel pomeriggio di lunedì scorso, la strada provinciale 74, a Cascinette d’Ivrea, chiusa dal venerdì prima a causa di una frana. La circolazione per ora però è a senso unico alternato regolata da un impianto semaforico.

Il Comune invita infatti a non oltrepassare le barriere per il timore che si verifichino altri crolli. Le barriere sono state messe a protezione della parte di carreggiata ripulita dai detriti rocciosi che si erano staccati dal versante collinare sulla trafficata provinciale, che collega Cascinette d’Ivrea a Chiaverano nella tarda mattinata di venerdì. Una microfrana dovuta alle intense piogge dei due giorni precedenti su un versante non nuovo a questi fenomeni. E per fortuna non passava nessuno, altrimenti sarebbe potuto accadere di peggio .

La Sentinella di mercoledì 24 agosto in un minutofoto da Quotidiani localiQuotidiani locali

«Quella zona – dice il sindaco di Cascinette Davide Guarino – è a rischio idrogeologico, e già in passato era stata interessata da smottamenti. Ma quello di venerdì è stato il più grave. Per il momento i vigili del fuoco e la protezione civile hanno provveduto a sgomberare la provinciale e a mettere in sicurezza l’area. Ma di certo servirà un intervento di sistemazione che compete alla Città metropolitana di Torino. Non è da escludere che possano verificarsi altri smottamenti». Un primo sopralluogo, effettuato dai tecnici della Città metropolitana e dai vigili del fuoco, ha riscontrato infatti l’instabilità del versante. Ma saranno necessari altri controlli e l’analisi di un geologo per determinare i rischi. Avvisi per le modifiche alla circolazione stradale sono stati affissi anche a Chiaverano, che in passato ha dovuto fare i conti con casi simili nel tratto di provinciale per Andrate. «La Serra – ricorda Guarino – è il residuo di un ghiacciaio, formata per lo più di detriti ricoperti da uno strato poco consistente di terra. Quindi sarà sempre instabile e sarà molto difficile prevedere dove e con che portata potrebbero verificarsi movimenti franosi. Ci sono, certo, alcune zone conosciute e monitorate, ma potrebbero in ogni momento nascere situazioni di pericolo in punti inaspettati». Martedì la Città metropolitana ha annunciato che nei prossimi giorni verranno effettuate le ispezioni del versante e le operazioni di disgaggio. —

lydia massia