Orio, apertura dell’Inps sull’ex preventorio «Disponibili a parlare»

L’istituto è proprietario dei terreni limitrofi, l’edificio è dell’Asl «Abbiamo sollecitato la società locataria per manutenzioni»

orio canavese

Potrebbe esserci un piccolo passo avanti per quanto riguarda l’atteso recupero dell’ex preventorio di Orio Canavese, che fu realizzato nel castello, già dimora dei conti Sallier De la tour, per curare i bambini malati di tubercolosi, dismesso intorno agli anni ’90. La buona notizia, almeno per quanto riguarda il parco con alberi secolari, e vialetti, arriva dall’Inps, che ne è la proprietaria. Mentre l’edificio, come è noto appartiene all’Asl/To4 che l’aveva messo in vendita. Ma le aste sono andate sempre deserte. La direzione Piemontese dell’Inps, in una nota inviata in questi giorni, si dice infatti disponibile ad avviare un dialogo con la neo amministrazione guidata dalla sindaca Sara Ponzetti partendo dall’analisi della situazione. «L’attuale proprietà Inps è attualmente concessa in locazione, proprio al fine di valorizzare il patrimonio di proprietà dell’istituto - recita il comunicato – a un’impresa operante nel settore forestale. Circostanza ben nota al Comune. Tale azienda è stata più volte sollecitata dalla società che gestisce il patrimonio a reddito Inps, affinché provveda con le necessaria continuità alla manutenzione dei terreni. In merito alla lamentate difficoltà che il Comune riferisce di trovare nell’interlocuzione con l’istituto, la direzione regionale del Piemonte nell’ultimo quinquennio è stata contattata dal Comune esclusivamente per fatti inerenti alla manutenzione del terreno, mentre non è mai stata resa partecipe di progetti volti alla riqualificazione del terreno interessato. Si assicura in ogni caso la più ampia disponibilità al dialogo con la nuova amministrazione comunale, che potrà contattarci ai consueti recapiti della Direzione regionale, per una analisi congiunta della situazione».

L’apertura da parte dell’Inps viene colta con soddisfazione dalla sindaca che ammette: «È vero non ci sono progetti per la valorizzazione del parco, mentre la ditta che si era aggiudicata l’appalto per la manutenzione ha svolto il lavoro solo in parte. Insieme alla direzione Inps che si è sempre dimostrata collaborativa, ci muoveremo quindi nella direzione di un completo recupero». Esiste invece una studio di fattibilità per il recupero dell’edificio, realizzato da un gruppo di lavoro, con il sostegno del Politecnico di Torino, una decina di anni fa. Il palazzo, che in passato era la residenza estiva dei conti Sallier De la Tour, ebbe dignità di castello fino a i primi decenni del novecento. In tempi più recenti, a cavallo dell’ultima guerra, il fabbricato è stato utilizzato come dispensario per la cura della tubercolosi a carattere provinciale, modificando via via la sua destinazione fino agli anni novanta, quando era ancora gestito dall’allora Usl. —

lydia massia