L’oltrepadano Alberto Nenna eletto gay più bello d’Italia: «È una svolta che può cambiare la mia vita»
il personaggio
È il trentaquattrenne oltrepadano Alberto Nenna - su Instagram Alby Il Biondo - il gay più bello d'Italia per il 2022. A decretarne il successo la finalissima della manifestazione che si è tenuta venerdì scorso alla discoteca Mamamia di Torre del Lago, da anni tradizionalmente sede del concorso condotto anche quest’anno dalla Drag Queen La Wanda Gastrica.
Alberto Nenna è arrivato nella rinomata località balneare toscana con la fascia di Mister Gay Lombardia e, sfilata dopo sfilata, ha sbaragliato la concorrenza.
Residente a Casanova Staffora, da sedici anni Alberto è il casaro del caseificio Fratelli Cavanna di Rivanazzano Terme. Alle spalle il diploma di scuola alberghiera a Pavia, da sempre è innamorato della natura e di tutto ciò che è sinonimo di agricoltura.
Da ragazzino sognava di aprire un agriturismo e fino al 2015 dopo il lavoro al caseificio tornava a casa, dove coltivava e allevava bovini. «Poi non ce l'ho più fatta, perché voleva dire rinunciare ad avere una vita propria – commenta Alberto - però ho ancora l'orto e le mie galline».
Come è nata la decisione di partecipare alla manifestazione per diventare il gay più bello d'Italia?
«In verità era da tantissimo tempo che volevo farlo, ma ero forse troppo timido e soprattutto prima ho dovuto lavorare tantissimo sul mio fisico. Pesavo 105 chili, ero insomma bello rotondo. Ora, dopo tanta palestra e un lungo percorso, sono 87 chili di massa muscolare. Torre del Lago è un po' la mia seconda casa, ci vado quasi ogni weekend, conosco tutto il mondo dell'animazione e le Drag Queen. Sono loro che mi hanno convinto. Così mi sono ritrovato iscritto».
Una vittoria che potrebbe dare una svolta... come vedi adesso la tua vita? Ti immagini ancora nel caseificio?
«Sinceramente adesso vorrei cambiare. Dopo sedici anni mi sento pronto per dare una svolta davvero alla mia vita. Ho ricevuto tanti premi, a partire dalla Travelgay in cui sarò l'ospite di una crociera nel mediterraneo. Da sabato il mio cellulare suona ininterrottamente e mi cercano un po' ovunque come ballerino, cubista... anche se io non ho mai fatto nulla di tutto ciò cercherò di vincere la mia timidezza e proverò. La tv? Non ci ho mai pensato ma perché no?»
Questo concorso è stato anche un modo per affermare la tua omosessualità in maniera aperta?
«Certamente anche chi non lo sapeva adesso ne è a conoscenza... Da ragazzino ho vissuto la mia omosessualità con la paura di essere criticato e nel 2014 ho deciso di parlarne a mia mamma. Non è stato facile, mi ha detto che la facevo soffrire e temeva le reazioni della gente. Le ho detto che le persone criticano sempre e comunque, anche se non sei omosessuale. Gli amici mi hanno sempre detto che ho saputo fare coming out sempre con grande delicatezza. Dopo questo titolo penso che chi mi vuole bene continuerà a seguirmi, agli altri non dò importanza. Anzi, sinora ho ricevuto solo complimenti, tanti anche inaspettati». —
Daniela Scherrer