L’ultimo saluto al 15enne Giovanni, travolto dall’auto di una militare statunitense ubriaca: «Ti porteremo sempre nel cuore»

PORDENONE. Le bandiere verdi e le moto, la maglia con le sue foto indossata dagli amici. Le immagini dell’ultimo saluto, nella chiesa Beato Odorico a Pordenone, si confondono con le lacrime di quanti hanno voluto dire addio a Giovanni Zanier, il ragazzo di 15 anni travolto e ucciso dalla soldatessa statunitense la notte tra sabato 20 e domenica 21 agosto.

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Un cuscino di rose ha abbracciato la bianca bara che è stata accompagnata in chiesa dai genitori Sergio e Barbara, il fratellino Mattia e i parenti. Tantissime le persone presenti. Sono stati proprio gli amici di Giovanni a leggere un pensiero in chiesa per lui: «Ti porteremo sempre nel cuore». 

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Per la famiglia di Giovanni è il giorno del silenzio e del dolore. Attraverso una nota del loro avvocato Fabio Gasparini, i genitori ringraziato tutti coloro che in questi giorni hanno espresso la loro vicinanza, nonché al personale medico e ospedaliero che nei tragici istanti successivi al sinistro si è prodigato per provare a salvare la vita di Giovanni. 

«Chi conosceva Giovanni sa che aveva una gioia di vivere contagiosa e che era un bravo ragazzo», ricordano nella nota.