I social network tradizionali hanno le ore contate: Facebook ha annunciato ricavi in discesa per la prima volta nella sua storia, Instagram sta rincorrendo TikTok per non rischiare di perdere utenti mentre Twitter è alle prese con la battaglia legale contro Elon Musk per far valere la sua offerta di acquisizione da 44 miliardi di dollari. In mezzo a questo caos si stanno facendo largo tante nuove realtà che puntano a minare il concetto stesso di social per ritornare a un contesto più privato e coinvolgente che ti consenta di metterti in contatto con amici o gruppi online senza dover rincorrere like, commenti o condivisioni. È il caso di BeReal, che ha tenuto testa nel corso di tutta l’estate, ma anche di Geneva, l’ultima app che sta scalando le classifiche su App Store e Play Store. Il merito è dei più giovani che non ne possono più dei social media vetusti e hanno bisogno di trovare nuovi spazi di relax per fare amicizia, condividere contenuti o sentirsi a distanza con gli amici.  

Come funziona Geneva? L’idea alla base dell’app è quella di fondere insieme Reddit, Twitter, Instagram e Clubhouse: una sorta di applicazione per comunicare a 360 gradi progettata per conversazioni organizzate e continue con tutte le tue persone preferite, non solo amici stretti ma anche gruppi di interesse dove discutere di hobby, vacanze o qualunque altro argomento. Ogni utente si può iscrivere inserendo nome, cognome e numero di telefono (non basta una mail) e può creare la propria «casa» all’interno del social in cui può decidere se renderla pubblica, privata o segreta (quindi, non ricercabile ma accessibile soltanto su invito) e sbizzarrirsi sui contenuti: si possono creare forum, chat, discussioni audio o video, podcast, trasmissioni live e tantissimo altro. È possibile anche realizzare una casa per la condivisione delle foto tra amici intimi che non può essere raggiunta da altri come una sorta di Instagram privato a tua disposizione.  

Con l'app, è possibile inoltre inviare messaggi diretti e impostare eventi calendarizzati, menzionare gli amici con la chiocciola o dare loro le «chiavi di casa» per dare anche a loro il controllo della stanza, moderare i commenti o scegliere cosa fare. In questo contesto, filtrato e sicuro, non ci sono dunque gli algoritmi del feed o la necessità di proteggersi da bot o hater che riversano odio al riparo delle loro tastiere. Proprio per questo è stata scelta da tante ragazze come opportunità per costruire amicizie e legami più solidi dei social tradizionali; per lo stesso motivo anche creator e influencer stanno annusando l’aria per provare a sfruttare la piattaforma come ulteriore strumento per raggiungere i propri follower. È il caso di Kate Glavan ed Emma Roepke, due influencer di TikTok – sono le autrici del podcast Sea moss girlies – che hanno aperto una casa su Geneva per condividere le proprie esperienze personali senza i filtri delle Storie o la necessità di rincorrere i like a tutti i costi trasformando il loro spazio in un luogo dove poter chiacchierare con gli amici su tutto: dalla musica da ascoltare alle ultime serie da vedere su Netflix fino a storie molto personali e sofferte.  

Insomma, l’obiettivo del fondatore di Geneva, Justin Hauser, è chiaro: riportare il social agli albori delle chat, dei forum e dei social dell’era pre-Facebook in modo che sia soltanto uno strumento di connessione tra le persone. Vedremo se ci riuscirà o se le aziende, a colpi di pubblicità e investimenti, non riusciranno ad entrare anche in questo spazio.