La telefonata del figlio salva il papà ferito in montagna dopo una caduta

foto da Quotidiani locali

Una telefonata notturna ha permesso di salvare il papà che era caduto rovinosamente in montagna ed era disperso. È quella fatta da un uomo di Pescara che ha allertato il Cnsas Fvg perchè il padre, che percorreva il "Cammino celeste”, non aveva comunicato il proprio arrivo alla tappa prefissata.

L'allarme è scattato attorno alla mezzanotte di venerdì 26 agosto - tramite i carabinieri di Pescara, che hanno richiesto l'ausilio dei colleghi di Cividale - e il ritrovamento è avvenuto verso le 8 di sabato 27: l'escursionista aveva sbagliato sentiero ed è caduto per diversi metri riportando alcuni seri traumi.

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Le squadre di Udine del Soccorso alpino lo hanno individuato e affidato all'elisoccorso che lo ha portato in ospedale. Venerdì sera l'uomo sarebbe dovuto arrivare al Rifugio Ana Monte Aperta, attraverso il sentiero 711.

Abitualmente il padre chiama il figlio ogni sera. Non sentendo il genitore, l'uomo ha lanciato l'allarme: una velocità di intervento che ha probabilmente salvato la vita al papà, considerati i politraumi rimediati nell'incidente.

Il disperso è stato visto da una squadra che risaliva il versante nord da Passo Tanamea. L'uomo aveva sbagliato sentiero ed è caduto ruzzolando procurandosi probabili fratture alle costole e varie escoriazioni. Inizialmente i soccorritori hanno provato a scendere con lui, ma poi hanno compreso che sarebbe stato troppo difficile portarlo giù in barella e, trovato uno spiazzo per verricellare, lo hanno imbarcato con l'elisoccorso per consegnarlo all'ambulanza.