Il “cuore” di Borut Pahor alle Nozze carsiche: «Bellezza che conquista»
foto da Quotidiani locali
TRIESTE Una festa nella festa. La presenza del presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, alle manifestazioni della vigilia delle Nozze carsiche, ha dato un’inedita impronta alle ultime ore di attesa che hanno preceduto la cerimonia in chiesa, in programma stamane.
L’arrivo di Pahor, primo Capo dello Stato a presenziale al cerimoniale nella storia di questo evento, ancorato ai più antichi valori culturali della comunità slovena del Carso e considerato il principale appuntamento di natura etnografica della comunità slovena in Italia, ha conferito un tono speciale alla kermesse, alla quale, anche sabato, hanno partecipato centinaia di persone, che hanno pacificamente invaso la piazza del paese e le piccole vie, lungo le quali erano aperte tutte le osmize.
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Pahor, arrivato dopo le 19, si è recato alla Casa carsica, perno dell’intera manifestazione, dov’è stato ricevuto dalla sindaca di Monrupino, Tanja Kosmina, da Edi Kraus, presidente della cooperativa Carso nostro, uno degli enti promotori delle Nozze carsiche, assieme al Circolo culturale Kraški dom, guidato da Vesna Gustin, i quai hanno brevemente illustrato all’ospite la storia e le caratteristiche di questa antica costruzione che richiama le semplici architetture di secoli passati.
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Poco dopo, Pahor ha incontrato i futuri sposi, Dana Puric e Ivan Krpan, all’interno della sala espositiva della Casa Carsica, per uno scambio di doni e per un brindisi al quale hanno partecipato la senatrice Tatjana Rojc, i sindaci del territorio, Roberto Dipiazza, primo cittadino del capoluogo, Igor Gabrovec (Duino Aurisina), Sandy Klun (San Dorligo della Valle) e Monica Hrovatin (Sgonico), il consigliere regionale Marko Pisani, Ksenija Dobrila e Walter Bandelj, presidenti rispettivamente dell’Unione culturale economica slovena (Skgz) e della Confederazione delle organizzazioni slovene (Sso), centri apicali della comunità slovena in Italia, e il Console della Slovenia a Trieste, Peter Golob, ai quali si è unito anche il parroco di Monrupino, don Bedencic, che celebrerà le nozze.
Poco dopo Pahor si è recato in piazza, dov’è stato accolto da una folla che lo ha a lungo applaudito. Tanja Kosmina gli ha nuovamente dato il benvenuto, sottolineando che «la presenza del Capo dello Stato della Slovenia qui oggi ribadisce la grande amicizia che lega fra loro le popolazioni di questo territorio al cavallo del confine, che lavoreranno sempre di più in sintonia, nel segno della pacifica e fruttuosa convivenza».
«La bellezza di questo luogo e l’entusiasmo dei tanti partecipanti mi hanno conquistato - ha detto Pahor - e spero che questa occasione, destinata a rinverdire le tradizioni della storia slovena, rafforzi ulteriormente gli scambi culturali fra i nostri due Paesi. Colgo l’occasione per augurare pubblicamente ai futuri sposi una vita felice e serena». Infine il presidente sloveno ha fatto dono agli sposi di un cuore «che simboleggia l’amore fra loro» ha detto, e un vassoio «sul quale potrete riporre le cose a voi più care».
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