Guerra Russia-Ucraina, Mosca: “Colpito un tetto della centrale di Zaporizhzhia”. Zelensky: “Ricatto nucleare contro di noi e l’Europa”. Team Aiea a Kiev
Identificato un altro ucraino accusato dell’omicidio Dugina
Gli attacchi russi nell'area della centrale di Zaporizhzhia mirano a compiere un "ricatto" nucleare nei confronti dell'Ucraina e dell'Europa. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Intanto, secondo le forze russe che controllano l'area della centrale di Zaporizhzhia, le forze ucraine stanno sparando «molto vicino» e i colpi hanno raggiunto il tetto di una struttura dell'impianto. Intanto, l’Agenzia di stampa Reuters anticipa che il ministero degli Esteri ucraino avrebbe confermato l’arrivo a Kiev in queste ore della delegazione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, guidata dal direttore generale dell’Agenzia, l’argentino Rafael Grossi.
L’Unione europea prende di petto la crisi del gas. «Dobbiamo prepararci a una potenziale interruzione totale del gas russo», ha ribadito Von der Leyen che ha anche ricordato le misure dell’Europa per liberarsi della Russia. «Stiamo diversificando i nostri fornitori alla velocità della luce: la fornitura di gas da fonti diverse dalla Russia è aumentata di 31 miliardi di metri cubi da gennaio di quest'anno e questo compensa i tagli russi. Stiamo anche riducendo in modo sostanziale il nostro fabbisogno di gas importato e per questo abbiamo chiesto agli Stati membri di ridurre il consumo di gas del 15%».
Intanto le autorità russe stanno indagando sulle circostanze della morte di Oleksiy Kovalyov, vice capo dell'amministrazione militare e civile di Kherson, trovato ucciso con un colpo di pistola assieme alla donna che viveva con lui nella sua residenza. Kovalyov, 33 anni, dopo l'invasione russa dell'Ucraina aveva espresso la volontà di collaborare con le autorità russe. E i servizi di sicurezza russi avrebbero identificato un secondo cittadino ucraino accusato di avere partecipato all'attentato in cui il 20 agosto a ovest di Mosca è stata uccisa Darya Dugina, figlia del filosofo ultranazionalista Alexander Dugin. Si tratta di Bodan Petrovich Tsyganenko, che avrebbe collaborato con Natalya Vovk, accusata sempre dai russi di avere fatto esplodere la bomba sull'auto della Dugina.
Il caso – Rapoport, lo strano suicidio ora porta agli uomini di Putin
Il reportage – La guerra degli innocenti: morti 400 bambini
L’analisi – Dugin, filosofia dell’impero
Come donare – Fondazione Specchio dei Tempi
Aggiornamenti ora per ora
00.29 – Arcivescovo Kiev: bombe a grappolo su Kharkiv
«Il nemico per la seconda volta - denuncia l'arcivescovo di Kiev - ha bombardato il centro di Kharkiv. Questa volta utilizzando le bombe a grappolo vietate dal diritto internazionale». "Pesanti bombardamenti si sono verificati nella nostra Mykolaiv e nella regione - prosegue Shevchuk -. Di nuovo ci sono state persone uccise e ferite, di nuovo si presenta massiccia distruzione, in particolare nei quartieri residenziali pacifici delle citta' e nelle case dei nostri contadini. Anche la nostra citta' di Stravne nella regione di Rivne la scorsa notte ha vissuto attacchi missilistici".
00.05 – Zelensky: “Russi si arrendano, garantito rispetto Convenzione di Ginevra”
«Gli occupanti dovrebbero sapere: li cacceremo oltre il confine. Il nostro confine, la cui linea non è cambiata». Lo ha detto il presidente dell'Ucraina Volodimyr Zelensky nel suo messaggio serale su Telegram. «Se gli invasori vogliono sopravvivere, è tempo che l'esercito russo scappi, torni a casa. Si arrendano e garantiremo loro il rispetto di tutte le norme delle Convenzioni di Ginevra», ha detto Zelensky. «Se non mi ascolteranno, se ne occuperà la nostra Difesa, che non si fermerà finché non libereranno tutto ciò che appartiene all'Ucraina. E non è una novità. Ne parliamo da 187 giorni», ha concluso.