I mille giorni senza ponte Ghisoni (a Genova ne bastarono 721)
Pavia, inaugurazione ormai vicina. Venerdì 2 settembre sono esattamente mille giorni dalla chiusura al traffico. Ma per rifare il ponte Morandi (1,2 km e 45 metri di altezza) servì molto meno tempo
PAVIA. Venerdì 2 settembre 2022 il ponte Ghisoni taglia il suggestivo traguardo dei 1.000 giorni di chiusura. Era infatti il 9 dicembre 2019 quando il Comune metteva definitivamente le transenne al ponte Bailey che collega piazzale San Giuseppe con viale della Repubblica, un piccolo ma fondamentale manufatto per la viabilità della zona Nord di Pavia e del quartiere Città Giardino.
Prima del fatidico giorno di San Siro del 2019 il ponte di via Ghisoni già traballava. Problemi seri già dal 2017, quando vennero installate lastre a protezioni delle giunture. Ed era a mezzo servizio dalla metà del mese precedente, novembre 2019, quando il traffico sul ponticello fu bloccato verso il piazzale e si svolgeva dunque a senso unico, dopo che nei giorni precedenti erano arrivate alla polizia locale diverse segnalazioni su vibrazioni e scricchiolii. Scattò quindi il primo provvedimento cautelativo cui seguì lo stop definitivo per eseguire le urgenti perizie statiche che, nel giro di pochi giorni, emisero il verdetto senza appello: le strutture del ponte (60 anni di età) erano troppo compromesse per poter essere recuperate, quindi meglio smantellarlo e costruirne uno nuovo.
Qualche giorno dopo la chiusura La Provincia Pavese - era il 14 dicembre - dedicava alla vicenda del ponte uno dei primi di una serie di articoli che, nel corso di quasi tre anni, sarebbero stati decine e decine. E quel 14 dicembre, riportando dichiarazioni della giunta, il titolo era “Il ponte resta chiuso, quello nuovo a primavera”. Previsione, quella di aprire il cantiere in tempi brevi, che si rivelerà decisamente ottimistica. Il Covid non ha aiutato, certo, ma la storia del nuovo ponte Ghisoni sarà costellata di intoppi e ritardi, annunci e controannunci, fino a sfiorare qualche volta il grottesco.
Sono passati mille giorni e ormai ci siamo, il nuovo ponte è pronto e manca solo qualche ultimo collaudo e il taglio del nastro per chiudere la tormentata vicenda. Su cui pochi giorni fa è intervenuto anche il senatore Gianmarco Centinaio, già vicesindaco della città, che innescando una polemica piuttosto salace aveva bacchettato l’amministrazione di Pavia per non essere riuscita a imporsi sui presunti errori dei tecnici: “A me il ponte piace – aveva scritto sui social – ci passo accanto spesso. Il problema è che per realizzarlo ci è voluto quasi più tempo del ponte Morandi a Genova”.
In realtà, per ricostruire il ponte Morandi di Genova ci vollero molto meno di mille giorni. Il viadotto autostradale crollò il 14 agosto 2018, causando 43 morti e lo sfollamento di quasi 600 persone dalle case sottostanti, una tragedia nazionale, oltre a determinare gravissimi disagi per la viabilità di Genova (600.000 abitanti) e dell’intera Liguria nel passaggio da Levante a Ponente e per raggiungere l’aeroporto del capoluogo.
Il paragone con il ponte di via Ghisoni, lungo una quarantina di metri, rischia di essere impietoso. Tre settimane dopo il crollo, il 7 settembre 2018 Renzo Piano consegnò un primo progetto per il suo rifacimento. Il 18 dicembre 2018, dopo un iter faticoso ma tutto sommato molto veloce (quattro mesi e mezzo), fu aggiudicato l’appalto. Quel che rimaneva del vecchio ponte Morandi fu demolito in cinque mesi, tra il febbraio e il giugno 2019. Il 25 giugno 2019, poco più di dieci mesi dopo il crollo, fu posata la prima pietra.
La realizzazione proseguì a tempi da record. Il 28 aprile 2020 la struttura del ponte – 1,2 chilometri, 18 piloni, 19 campate, 45 metri di altezza – è stata completata. Il 19 luglio 2020 il ponte era ufficialmente finito, compresa l’asfaltatura. Dopo i collaudi, è stato inaugurato il 3 agosto 2020 e aperto al traffico il giorno dopo, 4 agosto. La calcolatrice dice che i giorni trascorsi dal crollo alla riapertura sono 721. Quasi 300 in meno del piccolo ponte Ghisoni di Pavia, per il quale il conteggio è sì agli sgoccioli, ma ancora in corso.