Sesana, dagli scavi per il binario emerge un sistema di grotte
LUBIANA Lungo il percorso del secondo binario della realizzanda ferrovia tra Capodistria e Divaccia vicino a Lokva (Corniale) nel comune di Sesana, durante la costruzione è stata scoperta una nuova grande grotta e, una volta allargata la fessura iniziale, dietro di essa si è aperta una grande voragine. Gli speleologi hanno esaurito la corda a 130 metri di profondità, ma presumono che si tratti di un sistema di grotte più grande.
Durante la realizzazione della galleria per la nuova infrastruttura nel terreno carsico, le imprese appaltatrici dei lavori si imbattono ripetutamente in diverse grotte, sia di piccole che di maggiori dimensioni, ma questa volta la scoperta sembra essere molto importante. «C'era così tanto vento che usciva dalla fessura nella roccia che abbiamo inviato una squadra per l’allargamento. Abbiamo lavorato attorno alla buca fortemente “soffiante” con un martello pneumatico elettrico. Dietro di essa si è aperta un'enorme voragine. Abbiamo interrotto la ricerca a 130 metri per mancanza di attrezzature», ha raccontato Jaka Jakofčič del Grupo speleologico di Rakek. In altri termini gli speleologi si sono fermati alla profondità raggiunta perché avevano esaurito le corde per scendere e presumono che si tratti di un sistema di grotte ancora più grande.
La società di progetto 2Tdk (statale) ha annunciato a metà luglio di aver incontrato finora 21 grotte carsiche durante la costruzione, aggiungendo che le scoperte non influiscono sulla scadenza del progetto per ora. Le grotte carsiche sono una delle più grandi incognite, hanno dichiarato da 2Tdk e hanno spiegato che tutte le grotte finora sono state scoperte vicino al tunnel di Lokev. «Alcune sono abbastanza grandi da poterci entrare senza attrezzatura da arrampicata o altra attrezzatura tecnica, le stalattiti sono lunghe anche un metro. Altrimenti, sulla base delle misurazioni geofisiche, prevediamo che durante la costruzione del secondo binario troveremo circa dieci grotte grandi e circa un centinaio più piccole, che cercheremo di preservare il più possibile», ha scritto l'azienda.
Per ora i lavori attorno alla nuova grotta sono fermi. L'Istituto per la ricerca sul Carso presso il Centro scientifico e di ricerca dell'Accademia slovena delle scienze e delle arti assicura che le grotte scoperte durante tali interventi in natura siano adeguatamente tutelate. Quando le grotte vengono alla luce, vengono esplorate, misurate e documentate da esperti dell’ambiente carsico. Propongono poi provvedimenti che, in ottemperanza al protocollo, vengono approvati dall'unità regionale di Nova Gorica dell'Istituto per la tutela della natura.
Se quest’ultima grotta scoperta dovesse rivelarsi parte di un grande complesso carsico l’unica soluzione per i progettisti sarebbe a quel punto quella di sopraelevare la traccia ferroviaria. Con ovviamente i costi che andrebbero a lievitare