Ultimo passaggio in Corte d’appello, sorteggiato l’ordine delle liste sulle schede
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foto da Quotidiani locali
UDINE. Saranno rispettivamente Azione-Italia Viva alla Camera e il movimento Vita al Senato i simboli che compariranno in posizione di testa sulla scheda elettorale il 25 settembre in Friuli Venezia Giulia.
Giovedì primo settembre, nella sede della Corte d’appello, il Tribunale di Trieste ha portato a termine l’ultimo atto di propria competenza prima del voto con il sorteggio che ha determinato l’ordine di comparizione sulle schede elettorali. Per ognuno dei due rami del Parlamento ci saranno 16 partiti di cui 8 - quattro per ramo appunto - fanno parte delle due coalizioni di centrodestra e centrosinistra.
Per la scheda relativa alla Camera, in testa a tutti come detto ci sarà Azione - Italia viva, seguita da Italexit per l’Italia di Gianluigi Paragone, dal Movimento 5 stelle e da Mastella Noi di centro europeisti.
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Ecco poi il raggruppamento della coalizione di centrodestra: al suo interno, sempre secondo l’estrazione, Forza Italia avrà il posto di testa, seguito da Noi Moderati, da Fratelli d’Italia e per finire dalla Lega. La scheda proseguirà con Alternativa per l’Italia - No green pass, con il movimento Vita, con Italia sovrana e popolare e Unione popolare con De Magistris. Da ultimo la coalizione di centrosinistra: al suo interno l’elenco sarà guidato da Impegno civico Luigi Di Maio - centro democratico, seguito da Partito democratico, Alleanza Verdi sinistra e +Europa.
Quanto invece al Senato, il sorteggio ha decretato la posizione di testa per Vita; a seguire Unione popolare con De Magistris, Alternativa per l’Italia - No green pass, la coalizione di centrosinistra (con Verdi sinistra, +Europa, Impegno civico e Partito democratico). Scendendo gli elettori troveranno Italexit per l’Italia e la coalizione di centrodestra con, nell’ordine, Noi moderati, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. La scheda per il Senato si chiuderà con il Movimento 5 Stelle, Mastella Noi di centro, Azione - Italia Viva e, infine, Italia sovrana e popolare.
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Così dunque l’ordine definitivo delle liste ammesse, dopo che la Corte di cassazione aveva confermato la decisione della Corte d’appello giuliana di escludere per mancata presentazione delle firme cinque partiti per un totale di sette liste (non tutti si erano presentati per entrambi i rami del Parlamento): Destre unite, Partito animalista, Forza nuova, Gilet Arancioni e Partito pensiero e azione. Alcuni movimenti hanno manifestato la volontà di presentare ricorso al Tar o alla Corte di giustizia europea.
È attesa ora la decisione da parte del ministero dell’Interno in merito ai colori delle schede. Schede che ora andranno composte e impaginate: potrebbero avere due colonne o anche tre colonne. La composizione prevede che in cima ci sia il nome del candidato al collegio uninominale, e sotto il simbolo del - o dei - partiti che lo appoggiano, con al fianco l’elenco dei candidati al plurinominale.
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Per la prima volta nella storia della Repubblica anche i neo maggiorenni riceveranno la scheda per il Senato: prima della riforma del 2021 infatti bisognava aver compiuto 25 anni di età. Complessivamente verranno eletti 600 parlamentari: 200 senatori (erano 315 elettivi più i senatori a vita) e 400 deputati (erano 630). Al Friuli Venezia Giulia spettano 12 seggi: ai quattro vincitori nei collegi uninominali (tre alla Camera, uno al Senato) si aggiungeranno gli otto parlamentari (cinque deputati e tre senatori) che emergeranno dalla quota proporzionale del Rosatellum.