Aggredita da un ubriaco scappa e chiama i carabinieri
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Una 30enne di Piadena sarebbe stata picchiata mentre era con il figlio di 3 anni. In auto è arrivata nel paese mantovano e si è rifugiata nel bar dove lavora
CANNETO SULL’OGLIO. È fuggita da Piadena a Canneto, spaventata e dolorante per le botte. È riuscita ad arrivare in via Roma, è entrata nel bar dove lavora, e da lì ha chiamato i carabinieri per denunciare l’aggressione.
In queste ore i carabinieri di Bozzolo e di Piadena stanno cercando di far luce sull’episodio di cui è rimasta vittima mercoledì sera, poco prima delle 10 e mezza, una 30enne di origine romena.
La donna, sconvolta e con evidenti lividi sul viso ha raccontato di essere stata massacrata di botte in via Platina, a Piadena «da un marocchino ubriaco drogato». L’uomo, che lei dice di aver visto spesso nei giardini 8 Marzo, vicino alla stazione ferroviaria del paese cremonese, era in bicicletta. Lei era in macchina con il figlio, un bimbo di 3 anni, quando si è fermata per comprare un gelato al bambino e le sigarette per sè, quando l’uomo si è avvicinato. Prima le avrebbe chiesto con insistenza un passaggio, poi, davanti al suo rifiuto, avrebbe cominciato a minacciarla cercando di rubarle l’auto e arrivando perfino a sostenere che il figlio fosse suo.
L’uomo, secondo il racconto della 30enne, l’avrebbe infine trascinata fuori dall’abitacolo e picchiata. Dopodiché lei è scappata in direzione di Canneto, fino al bar dove lavora, e lì ha chiamato i carabinieri. Sul posto è intervenuta una pattuglia di Bozzolo.La donna è stata soccorsa dall’ambulanza del 118 e portata all’ospedale di Vicomoscano.
Successivamente sono stati interessati anche i militari di Piadena, che stanno effettuando accertamenti per capire la dinamica esatta dei fatti e chiarire alcuni punti ancora da verificare.