Uno scanner in giro per Padova fa la radiografia degli alberi
La città sperimenta un nuovo sistema di cura e salvaguardia delle piante. Di ogni esemplare ci sarà un gemello digitale. Più facile rilevare le malattie
PADOVA. È come una radiografia, con tanto di cartella clinica finale, il check-up al quale sono sottoposti gli alberi della città. In molti, lunedì 5 settembre mattina, avranno notato un auto in giro per le strade di Padova con un particolare sistema tecnologico posizionato sul tettuccio, confondendolo nel migliore dei casi con il mezzo di Google Maps. Si tratta in realtà di un apparecchio ad alta tecnologia che permette di realizzare un’attenta analisi digitale degli alberi. Serve a mappare, capire lo stato di salute e gli eventuali interventi di cui hanno bisogno. Dell’operazione si sta occupando Greehill, azienda specializzata nello studio di alberi in ambito urbano, partner di R3Gis, società di Bolzano che sviluppa software di gestione del territorio.
L’OCCHIO LASER
Il rilievo impiega una tecnologia innovativa, che utilizza dati “laserscan”, detti Lidar, che combinati a immagini ad alta risoluzione, aiutano a creare un gemello digitale di ciascun albero rilevato. I dati raccolti in un secondo momento vengono analizzati con algoritmi di intelligenza artificiale per rilevare tutte le caratteristiche fisiche e fisiologiche delle piante.
Il progetto rientra in una sperimentazione che coinvolge alcuni comuni italiani, tra cui Padova e Roma, e permetterà l’acquisizione di dati necessari al fine di stabilire le caratteristiche delle piante e loro eventuali anomalie in alcune aree della città. Le fotocamere installate sull’automobile permettono infatti un campo di acquisizione di 400 metri a 360 gradi. Quindi tutte le parti dell'albero visibili vengono scansionate dall’auto, che semplicemente ha circolato ieri, mappando 10 chilometri di viali alberati in diversi punti della città e senza creare rallentamenti, come siamo ormai abituati a vedere con le automobili che mappano le nostre strade per Google Maps.
SPERIMENTAZIONE
I dati raccolti saranno rielaborati e grazie a questa avanzata tecnologia digitale, il lavoro che normalmente viene effettuato dai tecnici del Comune, potrà essere svolto in un tempo minore e con minori risorse. L'amministrazione comunale ha deciso di partecipare alla sperimentazione e in una fase successiva, una volta analizzati i dati rilevati e valutati i benefici, si è riservata di decidere se dotarsi di questa tecnologia a supporto del quotidiano lavoro del settore Verde nella tutela del patrimonio arboreo cittadino.
«La sperimentazione è un’opportunità per la nostra città», spiega l'assessore al Verde, Antonio Bressa. Una volta raccolti ed elaborati i primi dati delle aree test, potremo valutare se e come dotare il Comune di questa importante tecnologia, che andrà a supporto del lavoro che quotidianamente il settore Verde svolge a tutela del patrimonio arboreo. Questo sistema ci permette oggi di catturare una grande quantità di dati relativi agli alberi e al verde pubblico ma è una tecnologia che può essere estesa anche ad altri elementi dell’arredo urbano. La banca dati sarà fondamentale e permetterà di risparmiare risorse e tempo nella valutazione dello stato di salute degli alberi e nella salvaguardia del verde, il tutto nella cornice della smart city».