Madre, padre e figlio intossicati dai funghi che avevano raccolto nel bosco
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Si sono sentiti male poche ore dopo aver mangiato i funghi porcini che avevano raccolto nel bosco. A finire in ospedale per un’intossicazione alimentare sono stati tutti i componenti di una famiglia: madre e padre di 70 anni e il figlio.
Originari di Forgaria, ma residenti in Francia, erano tornati in Friuli per trascorrere le vacanze. Hanno approfittato del tempo libero per andare nel bosco a cercare funghi, visto che erano esperti raccoglitori, e hanno trovato una discreta quantità di porcini.
Li hanno mangiati martedì a pranzo, ma a distanza di poche ore dal pasto hanno cominciato a manifestare i primi sintomi di avvelenamento: vomito, dissenteria e dolori addominali.
Il primo a sentirsi male è stato il padre, poi è toccato al figlio. In serata anche la madre è stata colta da un malore e le sue condizioni sono andate rapidamente peggiorando.
Così, tutti e tre i componenti della famiglia sono corsi al Pronto soccorso dell’ospedale di San Daniele a bordo dell’utilitaria che hanno parcheggiato in fretta e furia. Fortunatamente, grazie al tempestivo intervento del personale sanitario, le loro condizioni sono rapidamente migliorate e sono stati dimessi al mattino successivo. Quei sintomi, con ogni probabilità, sono stati provocati da un fungo vecchio intaccato da muffe.
A notare la loro auto, una Clio con targa francese parcheggiata davanti all’ingresso dell’ospedale, è stata la polizia locale: la vettura era addossata a un altro mezzo in sosta e creava problemi al traffico.
«Siamo intervenuti per effettuare una rimozione – spiega il comandante della polizia locale Achille Lezi – ma ci siamo subito accorti che si trattava di una situazione anomala probabilmente determinata da un’emergenza, per questo dopo aver rimosso la vettura abbiamo lasciato un biglietto in un locale che si trova in prossimità dell’ospedale per informare dell’accaduto i proprietari, qualora si fossero fatti vivi».
Ed è quanto è successo nella tarda mattinata di mercoledì 7 settembre, quanto tutti e tre i componenti della famiglia sono stati dimessi dall’ospedale. All’uscita dal Pronto soccorso non hanno più ritrovato la loro vettura e hanno chiamato il comando della polizia locale che ha restituito loro il mezzo.
Un episodio, questo, che poteva avere conseguenze ben più drammatiche. «È bene usare la massima cautela nella raccolta dei funghi – segnala il comandante Lezi, anche da parte di chi è esperto, magari chiedendo una consulenza al centro micologico di riferimento».