Non si fermano all’alt, fuggono e investono un carabiniere: ecco cosa sappiamo dell’inseguimento a Trieste
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La corsa dei quattro a bordo di una Fiat Punto finisce con lo schianto contro un albero in via Lorenzetti. Perché scappavano? Indagini in corso
TRIESTE Non si fermano ad un posto di blocco, scappano investendo anche un carabiniere e poi si schiantano su un albero in via Lorenzetti. Un episodio grave quello accaduto domenica notte, dalle tinte ancora da chiarire, e sui cui la Procura mantiene il massimo riserbo. Le indagini ora mirano a far luce sulle quattro persone a bordo di quella Fiat Punto – tre uomini e una donna di nazionalità italiana – e sul perché non si siano fermate all’alt. Nascondevano qualcosa di illegale?
I militari dell’Arma le hanno già identificate. Testimoni riferiscono che dopo lo schianto in via Lorenzetti due delle persone a bordo della Punto siano state rintracciate dai carabinieri e abbiano ricevuto le prime cure dal personale del 118, ma il procuratore capo Antonio De Nicolo dichiara che «non ci sono persone fermate».
La dinamica, invece, sembra già chiara. I carabinieri avevano organizzato un posto di blocco all’altezza dell’Eurospar di via dell’Istria. Non è noto se la Punto azzurra fosse già nel mirino dell’Arma. È da poco passata la mezzanotte. I carabinieri intimano l’alt. L’autovettura non si ferma e procede a velocità sostenuta dirigendosi verso San Giacomo. I carabinieri la inseguono, e percorrendo via Veronese, all’altezza del giardino Basevi, tentano di fermarla. La Punto tira dritto investendo un carabiniere. L’uomo rimane a terra. Dalla centrale di via dell’Istria vengono date indicazioni sull’autovettura anche alla altre forze di polizia. Ma la fuga finisce in via Lorenzetti, dove i quattro a bordo dell’utilitaria si schiantano. Chi abita nei pressi del giardino Basevi ha udito un forte botto, tanto che molti avevano ipotizzato fosse stato sparato un colpo di pistola per fermare i fuggiaschi. Invece, sembra che quel rumore sia stato causato dall’impatto tra l’autovettura e il carabiniere investito, e non si esclude che anche una gazzella dei carabinieri sia stata incidentata nel tentativo di ostacolare la fuga.
«Sentito quel forte rumore mi sono affacciato alla finestra e ho visto il carabiniere a terra – racconta un testimone –: io e un’infermiera residente lì vicino e che a sua volta ha assistito alla scena abbiamo prestato lui i primi soccorsi, in attesa dell’arrivo dei sanitari del 118. Era cosciente, io gli reggevo il capo, i pantaloni si erano strappati, credo abbia riportato delle fratture».
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