La Fondazione Banca del Monte in campo contro le nuove povertà. Premio Astolfi al Clap di San Martino
PAVIA
Grande attenzione verso le nuove povertà, massimo impegno nei confronti dei giovani, supporto ai Comuni, soprattutto i più piccoli. La Fondazione Banca del Monte di Lombardia, nel giorno in cui celebra i 30 anni di attività, disegna le linee guida su cui si muoverà nei prossimi anni, definite da un unico comun denominatore: la solidarietà. Perché sono la solidarietà e l’uguaglianza i principi guida della Fondazione, nata nel 1992, in continuità degli antichi Monti di Pietà, ma operativa già dalla fine del ’400. Ieri, al teatro Fraschini, il presidente Mario Cera ribadisce l’impegno nei confronti delle emergenze sociale attraverso il sostegno ai Comuni, «una delle emergenze è assistere i piccoli centri con i quali si vogliono attivare nuove collaborazioni», ma anche attraverso il supporto alle associazioni di volontariato e ala Caritas. E ricorda come, negli anni, il sostegno all’arte, alla cultura, all’assistenza sociale, allo sviluppo economico e alla ricerca si sia tradotto in migliaia di interventi economici e importanti investimenti.
Alleanze strategiche
«Si proseguirà in questo percorso, adeguandoci ai nuovi bisogni e ai cambiamenti, ma restando fedeli alle istanze etiche e alla responsabilità sociale”, avverte il presidente Cera davanti ad una platea costituita da una settantina di sindaci, invitati proprio per sottolineare il loro ruolo fondamentale. Fa poi sapere che l’altro ieri è stato raggiunto un accordo con Banca Intesa, con l’ingresso della Fondazione Banca del Monte nel capitale di Acantus, società che esercita il credito su pegno, originaria attività bancaria dei Monti di pietà. «La Fondazione si muove tra passato e futuro, assecondando le esigenze di sviluppo del sistema bancario», spiega il presidente che ha voluto, accanto a lui, sul palco del Fraschini, Antonio Patuelli, presidente di Abi, l’Associazione bancaria italiana, proprio per rimarcare il ruolo delle Fondazioni nel sistema bancario italiano.
L’omaggio del presidente Abi
«La natura sociale di gran parte del mondo bancario ha nelle Fondazioni le eredi patrimoniali e morali – spiega Patuelli -. Sono gli investitori più lungimiranti perché non guardano a speculazioni nel breve periodo». E poi, continua il presidente di Abi, oltre ad uno sguardo a lungo termine, garantiscono etica che è sostenibilità, «la crescita non può andare a scapito degli altri«. Rimarca l’importanza della concorrenza, «che è un valore», e sottolinea il ruolo dell’Europa, ricordando che «l’Europa, senza l’Italia, non può esistere». Poi lancia un messaggio di speranza in un momento buio per l’economia: «Se si risolve il problema dell’approvvigionamento energetico, a partire dalle rinnovabili, possiamo puntare ad un nuovo miracolo economico». In platea e nei palchi, tra gli altri, il già presidente della Fondazione Aldo Poli, il sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi, il presidente della Provincia Giovanni Palli, il vescovo Corrado Sanguineti, i rappresentanti delle forze dell’ordine, del mondo dell’economia e del volontariato.
Il Premio Astolfi
È stato assegnato alla cooperativa Clap il premio Astolfi, istituito per ricordare il professore e avvocato Andrea Astolfi. «Era un carissimo amico, molto attento al sociale – spiega Mario Cera, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lombardia -. Abbiamo voluto onorarne la memoria con un riconoscimento che premia la solidarietà e l’innovazione».
Un premio di 100mila euro che ieri il presidente di Abi Antonio Patuelli ha consegnato a Guendalina Rulli della cooperativa sociale Clap, Centro Laboratorio per l’apprendimento. «È stata svolta un’attenta analisi dei progetti presentati, tutti molto meritevoli – fa sapere Cera -. Si è scelto un progetto che dimostra estrema sensibilità nei confronti dei giovani con disturbi del neurosviluppo. È importante l’esperienza di housing sociale, garantisce da un lato il supporto necessario alle famiglie di questi ragazzi e dall’altro la loro auspicabile indipendenza».
Il premio Astolfi è un riconoscimento ad iniziative innovative che puntano alla solidarietà sociale e in particolare al sostegno di persone fragili o con debolezze socio-psico-fisiche. Il premio, a cadenza biennale, è di 100mila euro e vuole essere un incentivo a chi si occupa di solidarietà e di innovazione alla solidarietà. Il riconoscimento è rivolto a enti od organismi di diritto privato senza scopo di lucro, a soggetti privati e persone fisiche che si siano distinti in ambito socio-economico-tecnologico, dando luogo a idee, progetti, strumenti che abbiano apportato benefici sul territorio di riferimento nell'ambito della solidarietà sociale. La giuria è composta dai vertici degli enti pavesi più rappresentativi, tra i quali il presidente della Fondazione Banca del Monte, il presidente della Provincia, il sindaco, il rettore dell’università, oltre ad un presidente di rilievo nazionale in ambito politico socio economico, indicato dal presidente della Fondazione BML.
La consegna del premio è avvenuta ieri al teatro Fraschini e ha preceduto il concerto, organizzato per i trent’anni della Fondazione, della Filarmonica della Scala, diretta da Robert Trevino, soprano Federica Guida, uno dei più giovani soprani del panorama lirico internazinale. Concerto che ha ricevuto l’ovazione del pubblico. Musiche di Mozart, Verdi e Mendelsshon- Bartholdy. —
Stefania Prato