Von der Leyen: “Putin fallirà, Ue e Ucraina vinceranno. Le sanzioni alla Russia resteranno”. Poi cita David Sassoli: “La democrazia non è passata di moda”
«Questa non è solo una guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina. Questa è una guerra alla nostra energia, una guerra alla nostra economia, una guerra ai nostri valori e una guerra al nostro futuro. Si tratta di autocrazia contro democrazia. E sto qui con la convinzione che con coraggio e solidarietà Putin fallirà e l'Ue e l'Ucraina prevarranno». La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, interviene al Parlamento europeo con il suo discorso sullo stato dell'Ue. Von der Leyen affronta il tema dell’invasione russa vestita con i colori della bandiera ucraina, così come la maggioranza delle commissarie donne della squadra delle leader tedesca, davanti all’ospite d'onore: la first lady, Olena Zelenska. Le sanzioni alla Russia «sono lì per restare», dichiara fermamente. Tutto il suo discorso è contrassegnato dal 'filo rosso' della solidarietà: solidarietà verso l'Ucraina, in termini di sostegno militare, economico, finanziario all'Ucraina, e solidarietà tra europei per fronteggiare la difficile fase economica e gli effetti della guerra in Ucraina. La Russia «continua a manipolare il mercato e preferisce bruciare il gas piuttosto che venderlo», è l'accusa leader tedesca, che annuncia la creazione di una Banca europea dell'idrogeno. Poi cita David Sassoli: «La democrazia non è passata di moda, ma deve aggiornarsi per continuare a migliorare la vita delle persone».
La presidente interviene anche sul tema dei rapporti con Mosca che ha infiammato la campagna elettorale italiana. «Non dobbiamo perdere di vista il modo in cui gli autocrati stranieri prendono di mira i nostri Paesi. Entità straniere finanziano istituti che minano i nostri valori. La loro disinformazione si sta diffondendo da Internet alle aule delle nostre università – dichiara –. Dobbiamo proteggerci meglio dalle interferenze maligne. Per questo motivo presenteremo un 'pacchetto per la Difesa della democrazia'. Porterà alla luce le influenze straniere occulte e i finanziamenti loschi. Non permetteremo a nessun cavallo di Troia dell'autocrazia di attaccare le nostre democrazie dall'interno».
"Oggi sarò a Kiev”
«La Commissione collaborerà con l'Ucraina per garantire un accesso senza soluzione di continuità al mercato unico. E viceversa», prosegue von der Leyen, aggiungendo che «il nostro mercato unico è una delle più grandi storie di successo in Europa. Ora è il momento di farne una storia di successo anche per i nostri amici ucraini. Ed è per questo che oggi andrò a Kiev, per discuterne in dettaglio con il presidente Zelensky».
“Stati devono tagliare consumi elettricità”
«Voglio che la nostra Unione prenda esempio dalla sua gente. Ridurre la domanda durante le ore di punta farà durare più a lungo l'offerta e farà scendere i prezzi. Questo è il motivo per cui stiamo proponendo misure affinché gli Stati membri riducano il loro consumo complessivo di elettricità». Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell'Ue al Parlamento europeo. «Ma è necessario un supporto più mirato. Per le industrie, come i vetrai che devono spegnere i forni. O per i genitori single che devono affrontare un conto scoraggiante dopo l'altro. Milioni di europei hanno bisogno di sostegno. Gli Stati membri dell'Ue hanno già investito miliardi di euro per assistere le famiglie vulnerabili. Ma sappiamo che questo non sarà sufficiente».
Da tetto a ricavi 140 miliardi di euro
«Proponiamo un tetto ai ricavi delle aziende che producono energia elettrica a basso costo – annuncia la leader tedesca –. Queste aziende stanno realizzando ricavi che non hanno mai contabilizzato, che non si sarebbero mai nemmeno sognati. Nella nostra economia sociale di mercato, i profitti sono buoni. Ma in questi tempi è sbagliato ricevere straordinari profitti record beneficiando della guerra e sulle spalle dei consumatori. In questi tempi, i profitti devono essere condivisi e convogliati a chi ne ha più bisogno. La nostra proposta raccoglierà più di 140 miliardi di euro per gli Stati membri per attutire direttamente il colpo». «E poiché siamo in una crisi dei combustibili fossili, anche l'industria dei combustibili fossili ha un dovere speciale – aggiunge –. Anche le principali compagnie petrolifere, del gas e del carbone stanno realizzando enormi profitti. Quindi devono pagare una giusta quota: devono dare un contributo in caso di crisi. Queste sono tutte misure di emergenza e temporanee su cui stiamo lavorando, comprese le nostre discussioni sui price cap».
Una nuova Banca europea dell’idrogeno
«Posso annunciare che creeremo una nuova Banca europea dell'idrogeno. Contribuirà a garantire l'acquisto di idrogeno, in particolare utilizzando le risorse del Fondo per l'innovazione. Potrà investire 3 miliardi di euro per aiutare a costruire il mercato futuro dell'idrogeno», annuncia la presidente della Commissione europea. «L'idrogeno – sottolinea – può essere un punto di svolta per l'Europa. Dobbiamo spostare la nostra economia dell'idrogeno dalla nicchia all'ampia scala». Von der Leyen ricorda che nel maxi-piano energetico RePowerEU l'Ue ha raddoppiato l'obiettivo «per il 2030 di produrre dieci milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nell'Ue, ogni anno».
Fondo europeo per la sovranità
«Cinque anni fa l'Europa ha lanciato la Battery Alliance. E presto due terzi delle batterie di cui abbiamo bisogno saranno prodotti in Europa. L'anno scorso ho annunciato l'European Chips Act. E la prima gigafactory di chip aprirà la strada nei prossimi mesi. Ora dobbiamo replicare questo successo – prosegue von der Leyen –. Questo è anche il motivo per cui aumenteremo la nostra partecipazione finanziaria a importanti progetti di comune interesse europeo. E per il futuro, spingerò per creare un nuovo Fondo di sovranità europeo. Assicuriamoci che il futuro dell'industria sia fatto in Europa».
Pacchetto sostegno per Piccole e medie imprese
«Presenteremo un pacchetto di aiuti per le Pmi. Comprenderà una proposta per un insieme unico di norme fiscali per fare affari in Europa, lo chiamiamo Befit.Ciò renderà più facile fare affari nella nostra Unione. Meno burocrazia significa migliore accesso al dinamismo di un mercato continentale», annuncia la leader tedesca, aggiungendo che «rivedremo la direttiva sui ritardi di pagamento, perché semplicemente non è giusto che 1 fallimento su 4 sia dovuto a fatture non pagate in tempo. Per milioni di aziende familiari, questa sarà un'ancora di salvezza in acque agitate».
"Più flessibilità su via per ridurre debito”
«Gli Stati membri dovrebbero avere maggiore flessibilità sui loro percorsi di riduzione del debito. Ma ci dovrebbe essere una maggiore responsabilità sul rispetto di ciò che abbiamo concordato», ha dichiarato la presidente della Commissione Ue, aggiungendo che nella riforma del Patto di stabilità, «dovrebbero esserci regole più semplici che tutti possono seguire», ha sottolineato, indicando la necessità di «aprire lo spazio per investimenti strategici e dare ai mercati finanziari la fiducia di cui hanno bisogno».