Pordenonelegge, tre cerimonie per aprire la festa. Avallone:«Leggere serve a vivere»
«La lettura come atto politico, civile e morale, come strumento per andare oltre qualsiasi pregiudizio: leggere serve a vivere»: a poche ore dal debutto ufficiale di Pordenonelegge 2022 è Silvia Avallone, autrice di grande successo a partire dal suo primo libro (il best seller “Acciaio”, premio Campiello 2010 per l’opera prima, nel quale apriva uno squarcio sulla periferia operaia di Piombino) chiamata – mercoledì 14 settembre – a inaugurare il festival, la più appassionata testimonial dei libri e della necessità di ricorrere alla cultura «per affrontare qualsiasi problema», anche i tanti di questo complicato oggi.
I libri per leggere il mondo, la cultura per migliorarlo. «Quando leggo esco dal mio orticello mi prendo cura di te, entro nel tuo sentire, nelle tue idee; immedesimarsi nei personaggi letterari significa diventare l’altro, ogni discriminazione o differenza viene colpita alla radice. Leggere ci aiuta davvero a diventare cittadini più solidali».
Avallone interverrà alle 18.30 nel Teatro Verdi con Radka Denemarkovà, una delle più note scrittrici ceche contemporanee, nel segno del “link” con Praga voluto dal festival per ricordare un’esperienza centrale per i popoli europei: la riconquista della democrazia attraverso la Rivoluzione di velluto dell’ 89, grazie alla generazione di scrittori, poeti, filosofi, donne e uomini di pensiero che si misero alla testa del loro popolo per rivendicare la libertà.
«Non mi sento mai abbastanza all’altezza – ci confida Silvia Avallone – ma colgo ogni occasione per imparare e con questa grande scrittrice ceca l’opportunità che mi si offre è importante. Sono felice di confrontarmi con lei su temi che ci stanno a cuore e di farlo attraverso la lente della letteratura, ponte meraviglioso fra popoli e culture».
Prima della conversazione, l’inaugurazione prevede gli interventi del presidente della Fondazione Pordenonelegge Michelangelo Agrusti, del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e del sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, insieme al console onorario della Repubblica ceca Paolo Petiziol.
A Trieste e a Lignano l’evento inaugurale proseguirà sempre con un dialogo fra uno scrittore ceco e uno scrittore italiano: alle 21, nel Ridotto del Teatro Verdi del capoluogo giuliano interverranno Josef Pánek e Mauro Covacich (“Con il corpo qui, con la mente ovunque”) sollecitati da Valentina Gasparet e alla stessa ora, sulla Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro, Markéta Pilátová e Matteo Bussola seguiranno le suggestioni del tema “Alla ricerca di storie vere” insieme ad Alberto Garlini.
Su il sipario, dunque, per la 23esima edizione della Festa del libro con gli autori, con 596 protagonisti e oltre 300 eventi, fino a domenica, in una Pordenone già da giorni “giallonera” e in altri dodici comuni.